Terremoto, trovato l’ultimo cadavere sotto le macerie. Adesso scatta l’allarme maltempo

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A dieci giorni dal devastante terremoto del 24 agosto nel centro Italia, non si ferma lo sciame sismico nella zona appenninica compresa tra Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. La notte scorsa e per tutta la giornata i sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno registrato decine di scosse con magnitudo mai superiore a 2.9, ma comunque percepibili tra la popolazione già provata dall’emergenza e dall’attesa di sapere cosa accadrà nei prossimi giorni. Dall’inizio dello sciame sismico sono state registrate oltre 5mila scosse: 158 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 15 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0 (quello di magnitudo 5.4 (Mw 5.3) avvenuto il 24 agosto alle ore 04:33 italiane nella zona di Norcia (PG).

IL CORPO DI SAYED. Il bilancio delle vittime sale a 296. E’ stato individuato, infatti, dai vigili del fuoco il corpo di Sayed, il rifugiato afghano rimasto sepolto sotto le macerie della sua casa ad Amatrice. In serata è stato approntato il cantiere per il recupero della salma ma i tecnici precisano che si tratta di un’operazione complessa perché quello che resta della casa è franato. Nella giornata di oggi, inoltre, sono state chiuse ufficialmente dai vigili del fuoco le ricerche tra le macerie dell’hotel Roma in quanto non risultano altri corpi da cercare.

L’ALLERTA MALTEMPO. A preoccupare – e molto – sono le condizioni meteo. La protezione civile ha diffuso una allerta arancione per l’Umbria e le Marche, dove dalla mattina si prevedono forti temporali; nel pomeriggio peggiora il tempo anche in Lazio, in Abruzzo e Molise. Non si esclude nemmeno l’arrivo della grandine, accompagnata da forti raffiche di vento. La pioggia potrebbe rallentare le operazioni di messa in sicurezza dei comuni colpiti dal sisma e rendere più difficoltosa la vita di chi, da dieci giorni, si trova nelle tendopoli allestite dalla protezione civile.

I NUMERI DELL’ASSISTENZA. Al momento sono quasi 4700 le persone ospitate nelle tende blu. Nei 14 campi del Lazio vivono in 1128, mentre altri 29 sfollati sono alloggiati in tende distribuite in modo diffuso tra i comuni colpiti. Nelle Marche gli assistiti sono 1948, di cui 1511 in campi e strutture e 437 in tende distribuite in modo diffuso. In Umbria risultano 1115 persone assistite e 475 sono ospitate in Abruzzo.

MARONI: “USARE PREFABBRICATI DI EXPO”. Intanto il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, ha invitato il commissario straordinario Vasco Errani a utilizzare i prefabbricati del campo base di Expo per alloggiare chi ha perso la casa. Questa scelta, ha detto, consentirebbe agli sfollati di lasciare le tende “in poche settimane, e non in sette mesi”, periodo indicato dallo stesso Errani per realizzare un ‘villaggio’ ad hoc. “Vogliamo dare qualità abitativa e non emergenziale” ai terremotati, ha detto il commissario da Pescara del Tronto, durante la consueta conferenza stampa. “Le casette – ha assicurato – avranno servizi, negozi e luoghi della comunità per tenere insieme la gente, proprio come ci chiedono i sindaci”.

I ‘FURBETTI’ DELLA RESIDENZA. Dopo gli sciacalli, le forze dell’ordine e le istituzioni ora si trovano ad avere a che fare anche con un’altra tipologia di problema, rappresentato dai cosiddetti ‘furbetti’ della residenza. Sarebbero, infatti, moltissime, le richieste di residenza arrivate negli ultimi giorni al comune di Amatrice. Il motivo? Godere delle agevolazioni destinate ai terremotati. Il sindaco Sergio Pirozzi minimizza, ma precisa che “gli uffici dell’anagrafe hanno avuto disposizione di informare i carabinieri e i vigili ogni volta che arrivano richieste di questo tipo”.

RENZI DALLA CINA RICORDA LE VITTIME. Dalla Cina – dove si trova per il G20 – il premier Matteo Renzi ha ricordato che “la nostra mente, il nostro cuore, il nostro primo pensiero va ai nostri connazionali che sono costretti nelle tende, che vogliamo restituire il prima possibile a una vita normale. Abbiamo promesso di mantenere alta l’attenzione su questo tema anche quando i riflettori si sarebbero spenti, e dal G20 voglio dire che il nostro pensiero è costante alle vittime del terremoto e alle famiglie che provano a ripartire”. Renzi ha poi raccontato che il presidente cinese, Xi Jinping, “introducendo il nostro intervento ha voluto abbracciare il nostro Paese per il terremoto”.

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