Sono durate quattro ore le prove di carico effettuate questa mattina sul ponte di Cingoli, in provincia di Macerata. Alcuni dei piloni che sostengono il viadotto che passa sopra il lago di Castroccioni sono stati trovati lesionati dopo il terremoto del 24 agosto. Il sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini aveva chiesto controlli sull’infrastruttura su cui si procede a senso unico alternato da circa quattro anni a causa di difetti strutturali.
“Il verbale definitivo delle prove di carico ce lo daranno tra un paio di giorni e solo allora decidero’ in via definitiva se chiudere o meno la strada al traffico– spiega alla Dire Saltamartini- Per il momento i tecnici mi hanno detto che puo’ proseguire la circolazione sulla strada a senso unico alternato con semaforo e un peso massimo di 35 quintali. Abbiamo caricato la strada con mille quintali ma attendiamo i risultati dei test che si stanno effettuando con i sensori collocati sul viadotto“. Il primo cittadino, comunque, non e’ ottimista.
“Al di la’ del problema contingente occorre definitivamente consolidare il ponte che e’ a rischio crollo in caso di terremoto- continua Saltamartini- Il Comune percepisce 430.000 euro all’anno per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’infrastruttura ma non credo che il consolidamento di un viadotto di queste dimensioni, realizzato in maniera difettosa, rientri in quel capitolo di spesa“. “Regione e Stato ci hanno abbandonato a noi stessi- conclude Saltamartini- Non capisco perche’ ancora non sia stato aperto un tavolo tecnico per affrontare l’emergenza? La Regione non puo’ continuare a ignorarci. Nei prossimi giorni valuteremo se rivolgerci all’Autorita’ giudiziaria perche’ la Regione ha il dovere di parlare con il Comune“.