Terremoto, verso la ricostruzione: le casette per gli sfollati arriveranno tra sette mesi

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Continua a tremare la terra nella zona degli Appennini. Una scossa di terremoto di magnitudo 4.5 è stata registrata alle 12.18 di oggi tra il Lazio e le Marche. Il sisma si è verificato a una profondità di 9 km, nella zona di Macerata, non distante da Norcia. Altre scosse di magnitudo compresa tra 2 e 3 sono state registrate poco dopo tra le province di Perugia, Rieti e Macerata. Uno sciame sismico che dal 24 agosto – con il terremoto di magnitudo 6.0 che ha devastato diversi comuni – ha fatto complessivamente registrare oltre 4500 scosse.

LA RICOSTRUZIONE. Intanto iniziano ad emergere con più chiarezza le soluzioni individuate per passare dalla fase emergenziale a quella della ricostruzione. E c’è già una prima tabella di marcia con i tempi per consentire agli sfollati di lasciare le tende. A parlarne, durante un sopralluogo ad Amatrice, il comune più colpito dal sisma, sono il commissario straordinario del governo, Vasco Errani, il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il sindaco del comune reatino, Sergio Pirozzi.

In sostanza le linee guida sono tre: un contributo per l’affitto fino a 600 euro a chi si organizza autonomamente, l’accoglienza in hotel e residence di Rieti e la possibilità di utilizzare le seconde case per chi decide di rimanere ad Amatrice. “Su tutto il territorio – ha spiegato Pirozzi – ci sono più di 5mila seconde case, quindi abbiamo pensato ad un meccanismo di accoglienza solidale. Sarebbe straordinario se tutti gli amatriciani che hanno la seconda casa la mettessero a disposizione per cittadini che rimangano qui. I tecnici da domani saranno al lavoro per valutare l’agibilità per le prime case e per tutti quelli che hanno seconde case che metteranno a disposizione. Questo sarebbe un messaggio nuovo e importante, è il modello amatriciano e sarebbe una risposta straordinaria. Immaginate che sberleffo sarebbe per quelli che hanno fatto le vignette ieri“, ha concluso il sindaco.

Zingaretti, invece, ha confermato che ci vorranno “sette mesi per le casette, senza snaturare il comune di Amatrice” e ha promesso che si “studieranno le forme per rendere meno disagevoli i sette mesi che devono passare“. Errani, invece, ha ribadito l’importanza di una ricostruzione ‘mafia free’. “La trasparenza e la legalità non sono burocrazia. Insieme all’Anac e insieme alle istituzioni decideremo le caratteristiche che le aziende devono avere per partecipare alle gare per gli appalti“, ha detto il commissario.

PONTE RIAPERTO – E’ stato inaugurato ad Amatrice il nuovo Ponte tre occhi, realizzato in appena 8 giorni. “Grazie ai militari del Genio e alla protezione della Regione Friuli Venezia Giulia – ha commentato il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, che si trova sul posto – dopo pochi giorni dalla tragedia siamo nella fase della ricostruzione. La mobilità e le infrastrutture sono un pezzo non marginale. Qui la ricostruzione è iniziata e passo dopo passo stiamo ricostruendo il futuro“. Il ponte è una delle principali vie di accesso alla cittadina reatina. Si tratta di una’opera lunga circa 480 metri e larga 6.

CANE SALVATO DOPO 9 GIORNI – Un piccolo miracolo a San Lorenzo Flaiano, una frazione di Amatrice. A oltre dieci giorni dal sisma che ha devastato la zona un cane, un golden retrive, è stato estratto vivo dalle macerie. I suoi padroni, che avevano perso le speranze di ritrovarlo vivo, insieme ai vigili del fuoco si sono recati sui resti della loro casa per recuperare gli effetti personali quando hanno sentito l’abbaiare dell’animale. I soccorritori si sono messi a scavare e hanno recuperato Romeo, questo il nome del cane, per la gioia dei suoi padroni.

BILANCIO MORTI – Intanto è salito a 295 il tragico conto delle vittime uccise dal terremoto. L’ultima salma è stata individuata nel tardo pomeriggio di ieri dai vigili del fuoco, sepolta sotto le macerie a Casale, una frazione del comune di Amatrice. Ma si scava ancora sotto i palazzi in frantumi. Di sicuro c’è almeno ancora una persona sepolta e non c’è nessuna certezza su altri possibili dispersi. Nel pomeriggio di ieri è stato confermato ufficialmente anche che Guerrino Pierelli, 75 anni, originario di Jesi (Ancona) è tra le vittime del crollo dell’Hotel Roma di Amatrice.

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