“Penso che quella famiglia stia passando un momento terribile e vorrei intervenire dicendo solo state attenti: stiamo vedendo tante mode alimentari, bimbi denutriti, che non si vengono vaccinati, oppure si rifiuta la chemio. La libertà di cura rimane, ma dobbiamo investire sulla cultura scientifica, perché quella famiglia era convinta” della scelta di negare le cure alla giovane Eleonora, morta a 18 anni di leucemia perché trattata con solo cortisone e vitamina C. A intervenire sulla vicenda di Padova è il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, a ‘L’aria d’estate’ su La7. “Il tribunale era già intervenuto – ricorda il ministro – ma i tempi del tribunale non sono quelli della malattia. Dietro questa vicenda drammatica rimane il fatto che la ragazza poteva guarire, è una leucemia che si guarisce in percentuale altissima. E’ l’ennesimo caso di antiscienza: io ho cominciato a combatterla con Stamina e vorrei ricordare quanto l’opinione pubblica, invece che essere ancorata su concetti scientifici, tenda ancora oggi a sposare concetti più emozionali“. “C’è un decadimento culturale scientifico nel nostro Paese – prosegue Lorenzin – mancano gli elementi su cos’è il metodo scientifico, su come si forma un farmaco, su come giudicare le terapie che ci vengono proposte. Noi da una parte lavoriamo sul consenso informato, dall’altro sul mondo parallelo che si muove attorno ai malati. Un altro caso importante è quello delle vaccinazioni: cerchiamo di fare campagne, ma spesso – conclude – prevale ancora oggi il timore che possano creare malattie“.