Siamo a Spoleto, tra le città più antiche dell’Umbria, patrimonio Unesco, circondata da boschi secolari che nascondono antichi romitori tanto cari a Michelangelo, Carducci e d’Annunzio, contornata da monti che delimitano la Valnerinam, costruita ai piedi del Monteluco e del suo Bosco Sacro.
I ritrovamenti sul colle Sant’Elia e la cinta urbica testimoniano che il centro umbro fosse vitale già prims della conquista romana. Spoleto, colonia romana dal 241 a.C. (Spoletium), conseguì la cittadinanza romana con la Lex Iulia nel 90 a.C., divenne municipium e si arricchì nel periodo repubblicano e imperidale.
Nel IV secolo divenne titolare di una sede episcopale con la nomina di San Brizio a primo Vescovo di Spoleto ed in questo periodo sorsero chiese e monasteri nelle campagne e in città.
Il capitolo delle invasioni barbariche si concluse per Spoleto con la sua elezione, nel 570, a capitale del Ducato Longobardo che, passato a dinastie franche e tedesche, si mantenne florido e indipendente sino al XII secolo.
Distrutta nel 1155 da Federico Barbarossa, ampiamente restaurata nel 400, venne fortemente rinnovata nel 500 in un’intensa attività edilizia che durò fino ai primi decenni del secolo successivo. Tra fine 700 e i primi dell’800, nella fase di occupazione francese venne scelta come Capoluogo del Dipartimento del Clitunno, poi del Trasimeno, fino all’ingresso nel Regno d’Italia nel 1860. Cosa visitare a Spoleto? Il Teatro Romano e il Museo Archeologico Statale, piazza Pietro Fontana, Palazzo Mauri, dimora gentilizia del XVII secolo, sede dell’Accademia Spoletina e della Biblioteca Comunale G. Carducci.
Ed ancora la Casa Romana di via Visiale, appartenente forse a Vespasia Polla, madre dell’imperatore Vespasiano, il cui schema architettonico riflette quello delle dimore patrizie romane; il Palazzo del Comune e la Rocca Albornoziana, situata sulla sommità del colle Sant’Elia, in posizione strategica e dominante tutta la vallata spoletina. Edificata a partire dal 1359, nell’imminente rientro definitivo del papa da Avignone a Roma, è stata proposta a controllo della via Flaminia, come appoggio e partenza ideale per le azioni militari.
Da visitare il Ponte delle Torri, alto 80 metri e lungo circa 280, con funzioni di acquedotto destinato a portare in città l’acqua dal monte, il Fortilizio dei Mulini. Ma i monumenti sono numerosissimi: il palazzo Collicola, la Chiesa di San Gregorio Maggiore, sorta in onore dell’omonimo martire spoletino ad opera della pia vedova Abbondanza che ne avrebbe raccolto il corpo, la Basilica di San Salvatore, dedicata ai martiri Concordio e Senzia, il Cimitero Monumentale, la Chiesa di San Pietro extra moenia, uno dei maggiori esempi di romanico in Italia.