USA: undici anni fa l’uragano Katrina devastava New Orleans [GALLERY]

  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress New Orleans dopo il passaggio dell'uragano Katrina (2005)
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress - New Orleans dopo il passaggio dell'uragano Katrina (2005)
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress - New Orleans dopo il passaggio dell'uragano Katrina (2005)
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress - New Orleans dopo il passaggio dell'uragano Katrina (2005)
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • uragano katrina
  • New Orleans dopo il passaggio dell'uragano Katrina (2005)
  • uragano katrina
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Zumapress
  • LaPresse/Reuters- New Orleans dopo il passaggio dell'uragano Katrina (2005)
  • LaPresse/Reuters - New Orleans dopo il passaggio dell'uragano Katrina (2005)
  • LaPresse/Reuters
  • LaPresse/Reuters
/
MeteoWeb

Sono passati undici anni da quando uno dei più forti e devastanti uragani degli ultimi decenni, l’uragano Katrina, colpì le regioni atlantiche degli USA e l’intera regione del Golfo del Messico. Ci furono in totale 1833 vittime accertate, numerosi dispersi e un milione di senza tetto, la maggior parte dei quali nella città di New Orleans.

L’uragano, nato come tempesta tropicale nella zona delle Bahamas, acquisì potenza passando sulle calde acque del Golfo del Messico, passando da categoria 1 a categoria 5.  Vittime e gravi danni ci furono anche sulle coste della Florida, Alabama, Kentucky e Ohio, oltre che a Cuba, ma fu soprattutto la Lousiana ad essere colpita duramente. Molte città costiere vennero spazzate via dall’Oceano, le cui onde di tempesta entrarono per diversi chilometri nell’interno distruggendo tutto ciò che incontravano.

Il 29 agosto 2005, sei giorni dopo la formazione della tempesta tropicale, Katrina investì la zona del delta del Mississipi, area in cui sorge New Orleans. Fortissimi venti crearono i primi pesanti danni alle abitazioni e alle infrastrutture, le linee elettriche e telefoniche saltarono impedendo o rendendo molto difficili le tardive comunicazioni di evacuazione che nel frattempo erano state inviate.

LaPresse/Reuters
LaPresse/Reuters

Il disastro per New Orleans arrivò nelle ore successive al passaggio di Katrina, e fu un vero e proprio effetto a catena, come si può vedere in un’animazione costruita a computer. Le onde di tempesta provenienti dall’Oceano Atlantico indebolirono le dighe e gli argini che proteggevano la città ad est, portandole al collasso in numerosi punti. Le acque in tempesta arrivarono fin nel cuore della città anche grazie a un canale artificiale completato negli anni ’60 dal Genio militare americano, il canale MGRO (Mississipi River-Gulf Outlet Canal). Gli argini che lo incanalavano cedettero in moltissimi punti e ulteriori zone della città finirono sommerse. Inoltre gravi inondazioni interessarono anche la zona nord, lungo le rive del Lago Pontchartrain. Anche qui ci furono numerosi collassi degli argini, e l’acqua penetrò in numerosi quartieri. Le inondazioni arrivarono anche dal fiume Mississipi.

In molti casi il crollo delle dighe avvenne per errori in fase di progettazione. Il disastro mise inoltre in evidenza le carenze nel sistema di allerta e di protezione civile, che fallì in molti casi lasciando soli e in balia delle inondazioni migliaia di persone, soprattutto le fasce più povere della popolazione che non potevano fuggire in automobile. Gravi accuse vennero rivolte anche al presidente di allora, George Bush Junior, per l’incapacità nella gestione dei soccorsi.

katrina-flood-depth-estimation-09-03-2005New Orleans è stata costruita solo 300 anni fa su progetto di un esploratore francese in un’area di delta fluviale, quello del Mississipi, per natura soggetto a inondazioni.

L’area in cui sorge l’antica New Orleans era un tempo un’area paludosa, ed è situata in diversi punti al di sotto del livello marino. Inoltre la città sorge accanto a uno dei fiumi più grandi del mondo, ed è bordata ad est dall’Oceano Atlantico. Le continue inondazioni portarono già nel ‘700 alla costruzione di dighe, con estensioni che raggiungevano le decine di chilometri. Esse dovevano proteggere la città soprattutto dalle onde di tempesta dell’Oceano e dalle piene del Mississipi. Numerosi altri argini e dighe sono stati costruiti nel ‘900. Dopo il disastro del 2005 il MGRO Channel è stato chiuso, e sono state riparate le numerose falle nelle dighe. Tuttavia questo non può cancellare l’elevato rischio idrogeologico in cui la celebre città della Lousiana continuerà a trovarsi, perché è stata costruita in un contesto geologico ampiamente vulnerabile.

Condividi