L’utilizzo degli Ogm su larga scala porta a una diminuzione dell’uso di insetticidi, ma ad un aumento di quello di erbicidi, sia in termini di quantità che di diversità di principi attivi utilizzati. A sostenerlo è il piu’ ampio studio mai fatto finora sul tema, che copre 14 anni di dati di tutti gli Usa, pubblicato dalla rivista Science Advances. i ricercatori coordinati dall’italiano Federico Ciliberto, che lavora all’universita’ della Virginia, hanno monitorato i dati di produzione e di uso di sostanze diserbanti di oltre 5mila produttori di mais e altrettanti di soia negli Usa tra il 1998 e il 2011.
In quegli anni sono stati introdotti nel paese un mais con due modifiche genetiche, una che elimina i parassiti e una che conferisce resistenza al glifosato, l’erbicida al centro di polemiche anche recenti sulla sua presunta cancerogenita’. La soia Ogm utilizzata ha invece solo la resistenza all’erbicida. Nel periodo considerato, secondo gli autori dello studio, gli agricoltori che hanno usato mais Ogm hanno usato l’11,2% meno insetticidi rispetto agli altri. Per quanto riguarda gli erbicidi c’e’ stato un calo dell”1,3%, ma se si prendono solo i dati degli ultimi 5 anni la tendenza e’ invece all’aumento. I coltivatori di soia modificata invece hanno visto un aumento del 28% nell’uso di erbicidi, con il glifosato che e’ l’unico usato solo nel 40% dei casi.
“All’inizio c’e’ stata una riduzione, ma nel tempo l’uso di sostanze chimiche e’ aumentato perche’ gli agricoltori hanno dovuto aggiungere nuove sostanze per le piante che hanno sviluppato resistenza al glifosato – spiega Ciliberto -. Le evidenze suggeriscono che le piante stanno diventando piu’ resistenti, e gli agricoltori devono usare piu’ sostanze sia in quantita’ che in tipologia“.