Una campagna di vaccinazione in Repubblica Centrafricana, per proteggere circa 220.000 bambini al di sotto dei cinque anni contro almeno nove malattie infettive tra cui morbillo, difterite, tetano e pertosse, entro la fine del 2016. Il progetto è iniziato nel 2015, ma per portarlo a termine Medici senza frontiere lancia la campagna di raccolta fondi ‘Abbiamo un vaccino: faglielo tu!‘. Dal 25 settembre al 9 ottobre si possono donare 2 o 5 euro via Sms o chiamata al numero 45508. Bastano 2 euro per vaccinare sei bambini contro la poliomielite. “Lavorando in Repubblica Centrafricana ho visto bambini convivere con un conflitto che li sradica dai loro affetti e dalla loro quotidianità, che fa perdere la sicurezza di avere un riparo, cibo e accesso alle cure di base“, racconta la dottoressa Roberta Petrucci, pediatra di Msf. “Da medico è sempre difficile vedere un bambino soffrire o morire ma è ancora più straziante quando a uccidere sono malattie facilmente prevenibili con un semplice vaccino. Con questa campagna di vaccinazione possiamo non solo ridurre enormemente la perdita di vite, ma dare anche la speranza a molti bambini di crescere sani e la serenità alle loro famiglie di aver fatto un gesto semplice ma fondamentale per la Salute dei loro figli.” Finora circa 130.000 persone sono state vaccinate nelle località di Batangafo e Kabo, al centronord del Paese, nella città di Ndele, più a nord – dove si trova il più grande campo sfollati con 30.000 persone- e a Paoua e Berberati nell’ovest del Paese. Ma restano ancora tante altre zone del paese da raggiungere. La macchina organizzativa e umana necessaria a portare avanti questa campagna di vaccinazione è molto onerosa a causa della cosiddetta ‘catena del freddo’, ossia la rete di apparecchiature necessarie allo stoccaggio e al trasporto dei vaccini dal luogo di fabbricazione a quello di somministrazione. Inoltre, è necessario un grande impegno logistico per raggiungere le zone remote dove le strade sono dissestate, spesso raggiungibili solo in motocicletta, in barca e persino solo a piedi per i villaggi più isolati. “Un’azione di portata eccezionale, anche a causa del costo proibitivo del vaccino antipneumococcico, incluso in questa campagna vaccinale che consentirà di proteggere i bambini al di sotto dei cinque anni contro le principali malattie responsabili di mortalità infantile, come la polmonite“, evidenzia Msf. “La preoccupante crisi in Repubblica Centrafricana purtroppo è scomparsa dai riflettori mediatici dopo la visita del Pontefice, mentre i gravi problemi umanitari sono purtroppo rimasti immutati“, afferma Loris De Filippi, presidente di Msf, che ha lavorato in Repubblica Centrafricana. “La priorità restano i bambini, che sono sempre le principali vittime delle crisi umanitarie. Non c’è un minuto da perdere“. Da anni, la Repubblica Centrafricana è uno dei contesti più critici di tutta l’Africa. L’instabilità politica e la violenza che ha sconvolto il paese dal 2013 hanno aggravato ulteriormente la situazione. A gennaio 2016 il 20% della popolazione risultava sfollata all’interno del paese o rifugiata in paesi circostanti mentre il 72% dei centri sanitari era stato danneggiati o distrutti dal conflitto. “I bisogni sanitari del Paese attualmente sono immensi, manca personale sanitario specializzato e l’assistenza sanitaria non è accessibile alla maggior parte della popolazione“, rileva Msf. La campagna per la vaccinazione ha ricevuto il sostegno di Mediaset, La7, Sky, della Lega Calcio Serie A, Associazione Italiana Arbitri e di altri partner.