L’Italia è da considerarsi “area non endemica” per il virus Zika, in quanto non sono stati registrati casi autoctoni d’infezione ma esclusivamente casi importati ma in base anche a protocolli internazionali, sono stati già introdotte e validate le misure di prevenzione di trasmissione trasfusionale dell’infezione. “Sulla base della situazione epidemiologica attuale ed in linea con quanto raccomandato dall’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) e dalla World Health Organization (WHO), il Centro Nazionale Sangue conferma la validità delle misure di prevenzione della trasmissione trasfusionale dell’infezione da Zika virus già introdotte in Italia,” ha dichiarato il Direttore del Centro nazionale sangue, Giancarlo Maria Liumbruno. “Queste ultime sono basate sul rafforzamento della sorveglianza anamnestica del donatore (con particolare riferimento ai viaggi) e sull’applicazione del criterio di sospensione temporanea per i donatori che abbiano soggiornato nelle aree dove si sono registrati casi autoctoni di infezione o che riferiscano un rapporto con partner sessuale a rischio di infezione da Zika virus oppure con infezione probabile o confermata“.