Il virus Zika può causare anche nelle scimmie le malformazioni fetali osservate nell’uomo. Lo ha dimostrato uno studio della University of Washington di Seattle, pubblicato dalla rivista Nature Medicine, secondo cui questo modello animale puo’ quindi essere utilizzato per testare farmaci e vaccini. I ricercatori hanno infettato un macaco con il virus mentre era al terzo trimestre di gravidanza. I primi segni di problemi cerebrali del feto sono stati osservati dopo dieci giorni, con lesioni simili a quelle osservate nell’uomo e una diminuzione del ritmo di crescita. Nel tessuto fetale e’ stato poi trovato materiale genetico del virus. “Questo studio rimuove ogni dubbio residuo sul fatto che il virus Zika sia incredibilmente pericoloso per il feto, e fornisce dettagli su come i danni al cervello si sviluppano – conclude Kristina Adams Waldorf, l’autore principale -. Inoltre i risultati ci portano piu’ vicini a determinare se un vaccino o una terapia possono prevenire le lesioni e allo stesso tempo essere sicure per la gravidanza“. Il focolare dell’epidemia si è ora spostato in Asia, mentre in Sud America il virus sembra essersi fermato, per effetto della stagione invernale. A Bangkok si sono registrati almeno 21 casi confermati di trasmissione attraverso zanzare locali.