Ambiente: dai depuratori ai sacchetti di plastica, sequestri per oltre 27 milioni

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Dagli stabilimenti balneari ai villaggi turistici, ma anche impianti di depurazione, di trattamento delle acque reflue, cantieri navali e produttori di sacchetti di plastica. E’ la campagna estiva condotta dai Carabinieri del Comando per la Tutela dell’ambiente, in esecuzione alle direttive del ministro Gian Luca Galletti e in coordinamento con le direzioni generali, che oggi ha presentato i risultati: 713 controlli in tutta Italia, 202 persone segnalate, 80 sanzioni penali e 59 amministrative, 42 sequestri per un valore oltre 27 milioni di euro. Si tratta, spiega il comandante dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente, generale di Brigata Sergio Pascali, “di un’attività straordinaria svolta nel periodo estivo d’intesa con il ministero dell’ambiente che si affianca ai peculiari compiti a largo spettro che impegnano quotidianamente i Carabinieri per la Tutela dell’ambiente nel contrasto al traffico e allo smaltimento illecito di rifiuti a livello nazionale ed internazionale e nella tutela delle matrici ambientali da qualsiasi forma di inquinamento, e che ha portato a risultati di tutto rilievo”. I risultati della campagna, afferma il ministro Galletti, “ci ricordano che la tutela dell’ambiente, in questo caso delle acque e di un settore portante della Green Economy come la chimica verde, ha bisogno di un lavoro di prevenzione e di controllo capillare. Oggi gli ostacoli che abbiamo di fronte sono soprattutto culturali e non conoscono differenze regionali“. I reati ambientali, infatti, “non si commettono solo al sud“. Per questo “continueremo ad essere intransigenti contro chi non rispetta le norme in campo ambientale. E la novità degli ecoreati, abbinata alla quotidiana attività dei magistrati e delle forze dell’ordine, ci consentirà una lotta sempre più serrata all’illegalità anti-ambientale. Voglio ringraziare i vertici, le donne e gli uomini dei Noe impegnati con grande serietà in questa campagna, come ogni giorno, nel controllo del territorio”. La campagna sui sacchetti ”shoppers” biodegradabili, già avviata nei mesi precedenti, ha visto effettuate 150 ispezioni presso i produttori e rivenditori all’ingrosso del settore allo scopo di verificare il rispetto della normativa italiana che, dall’agosto 2014, vieta e sanziona la commercializzazione di sacchetti non ecocompatibili. I carabinieri per la tutela dell’ambiente hanno rilevato non conformità in 33 società operanti nel settore, presenti soprattutto nelle aree industriali del nord Italia, sequestrando oltre 89 tonnellate (82 solo nel settentrione) di shoppers da asporto monouso difformi rispetto alla norma Uni En 13432 o contraffatte con segni falsi e mendaci. Il valore complessivo dei sequestri è di 524 mila euro, mentre sono state comminate 38 sanzioni amministrative per 183 mila euro. La campagna per la tutela delle acque si è invece rivolta alla verifica del corretto funzionamento dei depuratori comunali e degli impianti di trattamento acque reflue industriali, degli stabilimenti balneari, dei villaggi turistici e dei cantieri navali. In questo caso, a fronte di 563 controlli, si sono verificati 105 casi di non conformità, con 188 persone segnalate in ambito penale con 77 sanzioni. Sono stati 26 i sequestri per oltre 26 milioni e 600 mila euro. Le 21 sanzioni amministrative elevate a 14 soggetti sono state invece di un valore complessivo di oltre 174 mila euro. Risultati di particolare rilievo sono stati conseguiti dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno i quali, in esecuzione dei decreti emessi dal Gip del locale Tribunale che concordano con le risultanze investigative ottenute dal reparto, hanno proceduto al sequestro dell’impianto di depurazione e della stazione di sollevamento dei reflui urbani del Comune di Amalfi, nonché di due impianti di trattamento reflui urbani del Comune di Praiano (Sa, località Vettica Maggiore e via Roma). L’attività del Noe è stata estesa anche agli impianti di depurazione di altri Comuni della Costiera Amalfitana quali Maiori (Sa), Ravello (Sa), Cetara (Sa), Atrani (Sa), Positano (Sa) in cui venivano rilevate le stesse inadempienze. Sempre a tutela delle acque, su tutto il territorio nazionale, sono state effettuate ispezioni presso vari insediamenti produttivi, quali autodemolitori, officine meccaniche, aziende agricole, caseifici, società di gestione rifiuti, imprese edili. Durante la stagione estiva sono stati incrementati i controlli presso gli stabilimenti balneari e i villaggi turistici che hanno consentito l’individuazione di numerosi interventi edilizi su zone sottoposte a vincoli paesaggistici con alterazione e deturpamento delle bellezze naturali sottoposte a speciale protezione. Altre irregolarità emerse hanno riguardato la gestione illecita e il deposito incontrollato di rifiuti, il superamento del valore limite sonoro, la compilazione incompleta dei formulari di identificazione dei rifiuti, lo scarico di acque reflue domestiche in assenza di autorizzazione. Ulteriore settore di intervento ha riguardato i cantieri navali, presenti sia in aree marittime che lacustri. Complessivamente sono state evidenziate violazioni in 12 di essi, ubicati in Campania, Lazio, Toscana, Sardegna, Marche e Trentino Alto Adige. Le contestazioni vanno dalle emissioni in atmosfera e scarichi di acque reflue in assenza di autorizzazione alla tenuta incompleta del registro di carico e scarico dei rifiuti. Sempre su direttiva del ministro, i Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, in particolare i Noe di Palermo e Catania, sono attualmente impegnati in una continuativa azione di monitoraggio nell’ambito dell’emergenza rifiuti in Sicilia, focalizzando le propria attività sulle discariche di Palermo – località Bellolampo, di Siculiana (Ag), di Motta Sant’Anastasia (Ct) e Lentini (Sr). (AdnKronos)

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