Ambiente, Torino: conclusa l’asportazione delle pianta esotica nel tratto dei Murazzi del Po

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E’ iniziata poco dopo le 8 di questa mattina e si è conclusa in tarda mattinata, nel tratto dei Murazzi del Po, l’operazione ‘Un Po più tuo’, un intervento manuale di asportazione in superficie delle piante di myriophyllum aquaticum, l’infestante esotico che ha fatto la sua comparsa negli ultimi mesi nel tratto torinese. Rimossi anche esemplari di myriophyllum spicatum autoctono. Si tratta del primo intervento di eradicazione delle piante, dopo quello svolto dell’11 agosto, a cui seguiranno altre due azioni, lo sfalcio meccanico e una verifica fra in ponti Umberto I e Isabella.

L’intervento di questa mattina è stato limitato, dopo quello fondamentale di agosto che aveva ridotto drasticamente la quantità delle infestanti – sottolinea l’assessore comunale alla Mobilità Maria Lapietra ma ha consentito di rimuovere i piccoli cespugli affiorati. Seguiranno altri interventi approfonditi che effettueremo nei prossimi giorni grazie all’abbassamento del livello della diga a valle della Gran Madre e dopo la stesura all’altezza del ponte Vittorio Emanuele I di una rete a maglie da sponda a sponda che abbiamo commissionato a un’azienda genovese, e la cui preparazione è in fase di ultimazione“.

Stiamo operando manualmente, con grande cautela e in collaborazione con i ricercatori – aggiunge l’assessora – non è possibile un dragaggio indiscriminato. Per questo motivo è importante continuare nel monitoraggio costante del fiume – conclude Maria Lapietra – e ci sarà altresì bisogno di una pianificazione a medio e lungo termine con interventi di pulizia e manutenzione“. Oggi, all’intervento, insieme all’assessora comunale alla Mobilità hanno partecipato rappresentanti delle società remiere, tecnici del Gruppo piante esotiche della Regione Piemonte, del Servizio di tutela della flora e della fauna della Città Metropolitana, Amiat, Arpa, Enea, Orto Botanico dell’Università, agenti del Servizio fluviale della Sezione San Salvario della Polizia municipale e numerosi volontari della Protezione civile, tra i quali alcuni componenti del Gruppo sommozzatori.

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