Secondo uno studio condotto da NASA Goddard Space Flight Center e dalla York University i pianeti che ruotano attorno a due soli potrebbero sorprendentemente sopravvivere alle ultime, violente fasi di vita delle loro stelle. La ricerca ha destato l’interesse della comunità scientifica poiché finora era noto che i pianeti orbitanti intorno a un’unica stella, come Mercurio e Venere nel caso del nostro Sistema Solare, sono destinati ad essere distrutti dal Sole quando passerà alla fase di gigante rossa.
‘Qui nel Sistema Solare non saremo così fortunati – commenta Veselin Kostov della NASA – tra un paio di miliardi di anni quando il Sole comincerà a evolversi inghiottirà i pianeti interni senza che questi possano migrare verso orbite più lontane. Se avessimo due Soli invece, le cose potrebbero andare diversamente’. I sistemi stellari binari sono molto comuni nell’Universo. Se le due stelle si trovano molto vicine e una di esse inizia ad espandersi per evolversi in una gigante rossa è presente uno scambio di materiale che avviene durante una sorta di danza a spirale. Questa fase è seguita dal cosiddetto “inviluppo comune”, che porta le atmosfere dei due astri a toccarsi. In ultimo, c’è una considerevole perdita di massa che porta alla fase conclusiva dove è possibile la formazione di una supernova.
Gli scienziati – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – attendono di scoprire il destino dei due Tatooine dato che, come diversi pianeti simili osservati in precedenza, hanno buone probabilità di sopravvivere alla violenta fine delle loro stelle spostandosi su orbite più lontane. Il team dei ricercatori ha simulato le ultime fasi di vita di 9 pianeti circumbinari individuati dal telescopio spaziale Kepler. Il cacciatore di esopianeti ha reso noto che la maggior parte di essi è sopravvissuto alla fase di inviluppo comune, anche quelli che orbitano molto vicini ai loro soli. Per di più, è stato evidenziato che i pianeti possono migrare lontano dalla propria posizione originaria: in particolari condizioni questi corpi celesti possono arrivare a coprire più di due volte la distanza dell’orbita di Plutone dal Sole.
Gli scienziati ritengono che in presenza di più di due pianeti che orbitano intorno a una stella binaria possa essere possibile una riconfigurazione delle posizioni: alcuni possono finire fuori da l sistema mentre altri possono scambiarsi di posizione o finire in collisione con la propria stella. La riconfigurazione può avere risvolti evolutivi interessanti quando in gioco ci sono più di due pianeti: anche se tutti i pianeti osservati sono catalogati come giganti gassosi, è possibile che da qualche parte ci sia un pianeta terrestre che potrebbe migrare verso un orbita favorevole che renderebbe la sua superficie potenzialmente abitabile almeno per un breve arco di tempo.