Scatta l’allerta meteo sulle coste della Cina meridionale per l’imminente arrivo del tifone “Haima”. Dopo aver spazzato l’isola filippina di Luzon, effettuando il “landfall” mantenendo la 4^ categoria sulla scala Saffir-Simpson, il tifone “Haima”, cosi come tutti i cicloni tropicali che l’attraversano in questo periodo dell’anno, continua la sua corsa sulle calde acque superficiali del mar Cinese Meridionale, puntando in direzione delle coste meridionali cinesi. Pur indebolendosi, a contatto con le catene montuose che caratterizzano l’interno di Luzon che hanno in parte tagliato la circolazione ciclonica nei bassi strati, il tifone, spingendosi sopra le caldissime acque superficiali del mar Cinese Meridionale, si prepara ad una nuova fase di organizzazione e “autoalimentazione” durante la marcia verso le coste della Cina meridionale. Al momento “Haima”, pur indebolito dopo il passaggio su Luzon, rimane un grosso tifone di 2^ categoria Saffir-Simpson, tuttora ben alimentato dalle correnti calde e molto umide, da SO e O-SO, che vengono aspirate dai mari ad ovest dell’arcipelago delle Filippine, lungo il suo bordo più meridionale.
Le recenti immagini satellitari mostrano la presenza di un enorme distesa di bande nuvolose spiraliformi, carichi di rovesci e temporali, che dal mar Cinese Meridionale si spingono verso gli arcipelaghi filippini, dove nelle prossime ore arriveranno altri carichi di piogge abbondanti e forti rovesci di pioggia, con elevati indici di rain/rate. Ma anche un vastissimo occhio centrale che lascia dedurre la presenza di aria piuttosto secca entrata all’ingresso della circolazione ciclonica. L’attività convettiva rimane esplosiva lungo il lato meridionale della possente circolazione ciclonica tropicale, dove sono attivi “Clusters temporaleschi” che danno luogo a precipitazioni torrenziali, fortunatamente in mare aperto.
Nelle ultime ore imponenti “Clusters” si sono rapidamente sviluppati lungo il margine sud-occidentale di “Haima”, sul mar Cinese Meridionale, dove sono in atto rovesci particolarmente violenti che si terranno lontani dalla terra ferma e da arcipelaghi abitati. Sul lato settentrionale, invece, il muro nuvoloso continua ad essere sfaldato da infiltrazioni di aria più secca in quota, aspirate dall’entroterra cinese meridionale tramite gli intensi venti da N-NE e NE attivi sul bordo settentrionale del tifone.
Sul lato nord-occidentale la muraglia di nubi convettive sembra che sia quasi sparita. Queste incursioni di masse d’aria un po’ più secche, sul lato nord di “Haima”, impediranno un ulteriore intensificazione del tifone che per almeno le prossime 24-48 ore dovrebbe mantenere la 2^ categoria della Saffir-Simpson, rischiando addirittura di essere declassato alla 1^ categoria, entro la mattinata di domani, quando la tempesta si avvicinerà con il proprio bordo più settentrionale alle coste meridionali della Cina.
Secondo le ultime elaborazioni dei modelli matematici il tifone dovrebbe effettuare il “landfall” definitivo sulle coste cinesi meridionali, più precisamente nel tratto ad est dell’area di Hong Kong, fra Hong Kong e Shantou, entro il tardo pomeriggio di domani, mantenendo lo status di tifone di 1^ categoria della Saffir-Simpson, con venti medi sostenuti oltre i 120-130 km/h e raffiche di gran lunga superiori attorno l’occhio centrale. Pur raggiungendo le coste meridionali cinesi, poco ad est della metropoli di Hong Kong, parecchio ridimensionato e indebolito, il tifone “Haita” rappresenterà una seria minaccia per tutta l’area compresa fra Hong Kong e Shantou.
In queste zone il tifone potrebbe apportare abbondanti precipitazioni, accompagnate da forti venti, prevalentemente da N-NE e NE, pronti successivamente a ruotare più dai quadranti nord-occidentali e occidentali, con raffiche molto forti che potranno superare i 100 km/h nei tratti maggiormente esposti. Oltre ai venti e alle abbondanti precipitazioni, attese a partire dalla tarda serata/notte di domani, “Haima”, nella fase del “landfall”, potrà apportare anche intense mareggiate fra l’area portuale di Hong Kong e le coste di Shantou, per l’arrivo delle ondate, alte anche più di 4-5 metri, sollevate dai fortissimi venti meridionali in azione sul mar Cinese Meridionale, lungo il lato orientale del tifone.
Queste ondate potranno creare molte difficoltà alla navigazione marittima verso i principali porti della Cina meridionale. Subito dopo il “landfall” sulla terra ferma il tifone perderà buona parte del suo potenziale, venendo rapidamente declassato in una comune depressione tropicale, capace di apportare forti piogge e intensi temporali fra sulle aree interne del Guangdong, dove sarà elevato il rischio di improvvise inondazioni e alluvioni lampo nelle giornate di sabato e domenica, prima del suo definitivo dissipamento sopra l’entroterra cinese. L’enorme quantitativo di umidità tropicale aspirata dal ciclone tropicale nei giorni precedenti, malgrado il suo dissipamento, continuerà a mantenere attivo un significativo “forcing” convettivo che agevolerà lo sviluppo di rovesci e forti temporali.