Per l’esodo di massa in Cina del primo ottobre, in occasione del National Day e dell’inizio della festività della Golden Week che si chiuderà nel fine settimana, le compagnie aeree cinesi hanno trasportato 965.000 passeggeri (+6,4% su base annua), mentre il network ferroviario 14 milioni di persone (+11,6%), secondo la National Tourism Administration. A Pechino, nonostante la cappa di smog ritornata a livelli di allerta, si sono riversati 1,08 milioni di turisti (+9,5%), spalmati su 180 popolari siti della citta’. A piazza Tiananmen si sono avuti oltre 110 mila visitatori per l’alzabandiera (40 mila in piu’ sul 2015), a ricordo della cerimonia che il primo ottobre del 1949 saluto’ la fondazione della Repubblica popolare cinese. Sabato la Citta’ proibita e’ stata presa d’assalto da 82.000 visitatori (+2%) al punto che la vendita dei biglietti e’ stata sospesa nel primo pomeriggio. I flussi di turisti (589 milioni a livello nazionale, +12%) avranno il picco nel 2-5 ottobre e, secondo la National Tourism Administration, genereranno ricavi per 478 miliardi di yuan (+13,5%), pari 65 miliardi di euro. Lo smog a Pechino e’ tornato a farsi sentire con le polveri sottili malgrado l’ampio blocco produttivo per la Golden Week: domenica la municipalita’ ha emesso il warning “giallo”, il terzo piu’ alto e per la prima volta in oltre 9 mesi, dopo che la concentrazione di particelle pm 2.5 ha superato quota 300, fino a toccare il massimo di 328 nelle ultime 48 ore, in base alle seguitissime rilevazioni fatte dall’ambasciata americana.