Dall’Università di Milano-Bicocca prende vita lo spin-off di ateneo Glass to Power con l’obiettivo di industrializzare un prodotto innovativo, basato sulla tecnologia dei Concentratori Solari Luminescenti (LSC).
Si tratta di lastre di plastica nelle quali sono incorporate speciali nanoparticelle che catturano e concentrano la luce solare, trasformando così comuni finestre in pannelli solari semitrasparenti, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di un edificio. Più in particolare gli LSC “sono lastre semitrasparenti di materiali plastici drogate con cromofori che a seguito dell’assorbimento della luce solare riemettono fotoni a lunghezza d’onda maggiore. […] Come cromofori vengono usati Quantum Dot colloidali ingegnerizzati in cui diversi elementi della nanostruttura provvedono indipendentemente all’assorbimento ed emissione della luce, permettendo così di disaccoppiare i due processi.
Glass to Power nasce da una partnership tra gli inventori di questa nuova tecnologia, i Professori Francesco Meinardi e Sergio Brovelli, docenti rispettivamente di Fisica della Materia e di Fisica Sperimentale del Dipartimento di Scienza dei Materiali, e la società di consulenza tecnologica Management Innovation. In un’ottica di salvaguardia ambientale e di riduzione dei rischi di riscaldamento globale, la Comunità Europea prevede che entro il 2020 tutti i nuovi edifici dovranno essere degli Zero Energy Buildings, ovvero sostanzialmente autonomi da un punto di vista energetico. Direttive analoghe sono in fase di elaborazione anche in USA e in Asia.
Questa tecnologia permette di realizzare finestre fotovoltaiche di grandi dimensioni e colorazione neutra, perfettamente integrabili architettonicamente anche nei contesti urbani senza impattare l’estetica o la vivibilità degli edifici. La tecnologia di questi LSC di nuova generazione è stata recentemente selezionata come finalista degli R&D100 Awards 2016, considerati dalla comunità scientifica internazionale veri e propri Oscar dell’innovazione tecnologica.