Si perde nella notte dei tempi la leggenda secondo cui il terremoto sia anticipato da temperature più alte della media stagionale. Secondo la vulgata, infatti, prima di una scossa c’è sempre un caldo più intenso, soffocante ed opprimente. La famosa ‘aria da terremoto‘ è sulla bocca di molti da secoli. Ad accentuare e aumentare questo modo di dire, i tragici terremoti del Friuli (maggio 1976) e Irpinia (novembre 1980), quando delle insolite configurazioni meteorologiche hanno portato ad un sensibile aumento della temperatura pochi giorni prima di forti scosse. Questo ottobre, quasi fatalmente a confermare questa credenza popolare, è stato uno dei più caldi degli ultimi decenni. E questa storia ricompare ogni qual volta si verificano temperature anomale. I geologi e i sismologi non credono affatto possa esserci un rapporto causa-effetto tra gli eventi atmosferici e i terremoti. Anzi, appena possono cercano di contrastare queste teorie che nell’era dei social sono state bollate come ‘bufale‘ del web. I terremoti avvengono ad una profondità elevata, dove l’irraggiamento solare non può riuscire ad influenzare un movimento. Già gli antichi greci, tra cui Democrito ed Aristotele, tentarono di collegare gli eventi tellurici con varie manifestazioni della natura, senza peraltro avvicinarsi mai alla realtà. “I sismi – scrisse Aristotele – sono talvolta preceduti da sottili nuvole che si dissolvono nello spazio“. Alexander von Humbold, geografo ed esploratore, si trovava in Venezuela nel 1799 quando notò per diversi giorni una strana nebbia rossastra all’orizzonte, mentre di notte le stelle avevano un’intensità inferiore. Il tutto scomparve al verificarsi di una scossa. Anche oggi sui social compare qualche post che fa cenno alla teoria del caldo, ma gli esperti avvertono: “Non date retta a queste baggianate“.
Gli antichi e “l’aria da terremoto”: ecco le credenze che “preannunciano” il sisma in arrivo [GALLERY]
- di Filomena Fotia
- 30 Ott 2016 | 16:35
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