Puntuale come sempre, il “Drago d’argento”, anche quest’anno non si è fatto attendere e ha dato ulteriore spettacolo di sé senza deludere le aspettative.
Si tratta di un fenomeno naturale che dura circa una settimana e che attrae ogni anno oltre 100 mila schiere di turisti.
Il Drago d’argento si staglia nella regione Zhejiang sul fiume Qiantang ed è un fenomeno ben noto da centinaia di anni che si verifica esattamente a partire dal diciottesimo giorno dell’ottavo mese lunare cinese, periodo in cui la Luna è piena e l’attrazione gravitazionale che esercita sulla Terra è massima.
A causa della forte marea (creata dalla forza centrifuga del sistema Terra-Luna ) l’acqua del fiume è interessata da gigantesche onde “di ritorno” che si formano alla foce del fiume e che assumono dimensioni a dir poco sconvolgenti: si parla di onde alte un paio di metri che “camminano” a una velocità di 40 km orari.
Questa onda anomala, chiamata mascheretto, come riporta la rivista Focus, risponde alla resistenza opposta dalla corrente del fiume alla grande massa d’acqua proveniente dal mare che, spinta dalla marea, prova a risalirne il corso.Quando il fronte d’onda marina raggiunge l’estuario, l’acqua si incanala nel fiume e lo percorre “al contrario”, creando turbolenze capaci di generare tsunami alti diversi metri.
Ad essere interessate dal fenomeno non è soltanto il fiume Qiantang ma anche il Rio delle Amazzoni, il Severn (in Gran Bretagna) o il Brahmaputra, che sfocia nel Golfo del Bengala (Oceano Indiano).
Nel 1993, quasi 60 persone persero la vita mentre assistevano all’arrivo del mascheretto e pare che oggi intrepidi stuntman cercano di domare l’onda, un’impresa riservata a pochi.