La Cina sta sviluppando una centrale nucleare “tascabile”, grande quanto un container, per spedirla entro cinque anni in una delle isole situate nell’area contesa del Mar cinese meridionale.E’ quanto si legge sul quotidiano di Hong Kong South China Morning Post (Scmp). I ricercatori dell’Accademia delle scienze cinese, Istituto per la sicurezza dell’energia nucleare, usando fondi dell’Esercito popolare cinese, stanno lavorando alla costruzione a Hefei, nella provincia di Anhui, alla costruzione di quella che hanno definito “hedianbao“, ovvero “sistema a batteria nucleare portatile“. Si tratta di baby-reattori basati sui reattori a piombo che l’Unione sovietica utilizzava sui suoi sottomarini nucleari negli anni ’70 del secolo scorso.
“Parte del finanziamento viene dai militari, ma noi speriamo – ed è il nostro scopo ultimo – che la tecnologia sia utile sopprattutto per l’utenza civile“, ha affermato Huang Qunying, uno dei ricercatori che sta svolgendo la ricerca. Secondo i ricercatori cinesi, il minireattore nucleare a neutroni veloci raffreddato a piombo dovrebbe poter entrare in un container lungo 6,1 metri e alto 2,6 metri. La sua capacità generativa dovrebbe essere di 10 megawatt di calore, utili a illuminare 500mila case. I ricercatori vorrebbero che il reattore funzioni per anni o decenni senza essere “ricaricato“. Dal momento che non produce emissioni dovrebbe essere anche difficile da individuare. Questo tipo di tecnologia, tuttavia, rischia di suscitare forti perplessità dal punto di vista ambientale. L’inevitabile rilascio di acqua radioattiva dal reattore nel’oceano potrebbe mutare l’ecosistema ricino a un’isola. Per non parlare del rischio di disastri.