La ‘Tomba del Tuffatore’ di Paestum non è unicum ma il vertice di una tradizione locale

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La celeberrima ‘Tomba del Tuffatore‘, custodita nel museo del Parco Archeologico di Paestum e considerata finora un unicum, si inserisce invece in una tradizione produttiva locale della quale rappresenta il vertice ultimo. E’ l’importante novità annunciata dal Parco Archeologico di Paestum sulla sepoltura trovata nei pressi della colonia greca di Poseidonia-Paestum e datata agli anni intorno al 480/70 a.C. 

La tomba, unica nel suo genere e fonte di ispirazione per artisti e scrittori come Eugenio Montale e Claude Lanzmann, finora era considerata come un reperto isolato. Mentre alcuni studiosi ne vedevano un singolare esempio della (perduta) pittura greca di grandi dimensioni, altri sostenevano che si trattava di una tomba ispirata dalla pittura etrusca o persino di un sepoltura di un etrusco a Paestum.

Secondo i dati acquisiti di recente, la Tomba del Tuffatore si inserisce invece in una tradizione locale, ricostruibile grazie ad altre tombe custodite nel deposito del Museo di Paestum. Tra esse, è soprattutto la ‘Tomba delle Palmette’ a gettare nuova luce sulla ‘Tomba del Tuffatore’, dal momento che presenta sul coperchio la stessa cornice con quattro palmette negli angoli come la Tomba del Tuffatore.

Possiamo a questo punto scartare l’ipotesi secondo la quale la Tomba del Tuffatore sarebbe il risultato di un intervento di artigiani etruschi. La Tomba delle Palmette ci fa capire che a Paestum esisteva una produzione locale di cui la Tomba del Tuffatore rappresenta l’ultima, la più audace e splendida, innovazione“, spiega il direttore del Parco Archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel.

Gli archeologi adesso eseguiranno ulteriori analisi per comprendere meglio le tecniche e le tradizioni artistiche e soprattutto il legame tra pitture tombali e architettura templare. “Abbiamo il sospetto che gli autori delle decorazioni di queste tombe e dei templi siano gli stessi – dice Zuchtriegel – ma aspettiamo i risultati degli esami archeometrici per averne la certezza“. Nel frattempo riprendono anche gli scavi nell’abitato antico, intorno ai templi dorici di VI-V sec. a.C.

Il Parco Archeologico di Paestum è tra i venti musei autonomi, creati l’anno scorso nell’ambito della riforma del Mibact voluta dal ministro Dario Franceschini, con l’intento di dare una spinta ai musei italiani. Nel primo anno di autonomia, il sito di Paestum è riuscito a incrementare i visitatori del 27% e gli incassi del 50%. La Tomba del Tuffatore e quella delle Palmette sono visibili in un nuovo allestimento recentemente inaugurato. (AdnKronos)

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