Grazie alla stampa 3D lo smartphone dicventa un microscopio che ‘dialoga’ con i batteri. Si chiama Ludoscopio e permette di giocare con ii microrganismi o di osservarli. Descritto sulla rivista PLoS One, il dispositivo è stato realizzato dai ricercatori dell’universita’ americana di Stanford. ”L’idea iniziale di questo progetto era quella di far giocare i ragazzi con cellule viventi attraverso lo smartphone”, ha detto Ingmar Riedel-Kruse, uno dei bioingegneri che hanno realizzato il dispositivo. ”Ma poi – ha aggiunto – il progetto e’ andato oltre, fino a costruire lo strumento’‘. Il Ludoscopio consiste in una piattaforma realizzata con la stampa 3D che collega lo smartphone a un microscopio, sempre stampato in 3D, e a un vetrino con quattro led che contiene microrganismi chiamati Euglena. Questi microrganismi infatti reagiscono alla luce e la loro direzione puo’ essere influenzata attraverso i led che vengono controllati da un joystick.
Grazie ad un software sarà poi possibile realizzare dei videogiochi viventi che hanno come protagonisti i microrganismi che nuotano nel vetrino. Per esempio c’e’ un videogioco simile a Pac-Man degli anni ’80 in cui i microrganismi devono attraversare un labirinto; un altro gioco si presenta come una sorta di campo da calcio e, per fare goal, bisogna dirigere l’Euglena nella porta. Altre applicazioni invece non sono ludiche ma scientifiche e consentono di osservare i microrganismi e misurarne la velocita’ di movimento. Oltre allo smartphone, tutti gli altri elementi possono essere realizzati dai ragazzi oppure sono facilmente reperibili come il vetrino per il microscopio e l’Euglena, gia’ entrata in molte aule dove e’ protagonista di piccoli esperimenti scientifici.