Esenzione dalla tassa automobilistica e sostituzione dei veicoli più INQUINANTI sono i temi al centro della missione valutativa illustrata nel corso della riunione congiunta tra Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione e della Commissione consiliare Bilancio di Regione Lombardia. Sul tavolo l’impatto di due misure varate dalla regione: l’esenzione per tre anni dal pagamento della tassa automobilistica in caso di rottamazione del vecchio veicolo e contestuale acquisto di uno nuovo meno inquinante (adottata nel 2014, estesa al 2015 e non più presentata per il 2016) e l’esenzione totale della tassa di circolazione per tutti i ciclomotori (ancora in vigore).
Alla luce dei dati e delle informazioni raccolte, viene evidenziato che se in futuro la misura dovesse essere riproposta sarebbero necessarie alcune modifiche, come allargare l’esenzione anche per l’acquisto dei diesel Euro 5 e per i veicoli usati (o almeno di quelli km zero) ma con le stesse caratteristiche o semplificare la procedura di adesione delle imprese. Per quanto riguarda l’esenzione dalla tassa di circolazione per i ciclomotori lo studio ipotizza una revisione della norma per adeguarla al principio ‘chi inquina paga’.
“Abbiamo inquadrato la situazione – ha spiegato il presidente del Comitato Riccardo De Corato – e proseguiremo i nostri lavori valutando questi dati e fornendo suggerimenti alla giunta”. Per il presidente della Commissione Alessandro Colucci “le indicazioni contenute nella ricerca offrono spunti interessanti. Gli incentivi – conclude – non vanno abbandonati ma migliorati”.
Inizialmente, per l’attuazione della misura erano state ipotizzate minori entrate per 12 milioni di euro per ciascuno dei tre anni di esenzione, ma la partecipazione è stata limitata: nel periodo gennaio 2014 – settembre 2015 le sostituzioni che hanno beneficiato dell’esenzione sono state 4.647, di cui solo 26 autocarri, per un mancato introito della tassa pari a 789.032 euro. In questo periodo sono stati rottamati prevalentemente veicoli a gasolio di classe Euro 2 o 3. Pochi anche i veicoli molto INQUINANTI (Euro 0 o 1) rottamati, anche perché meno presenti sulle strade. Le rottamazioni incentivate rappresentano circa il 2% di tutte le rottamazioni avvenute in Lombardia.Tre le principali cause, il contesto di crisi economica, la bassa entità del risparmio ottenuto (in media 600 euro in tre anni) rispetto al prezzo del veicolo nuovo da acquistare, l’obbligo di comprare veicoli nuovi e non anche usati con le stesse caratteristiche di emissioni e cilindrata.
Il parco veicolare lombardo è uno dei più ‘puliti’ d’Italia, dato che le auto di categoria Euro 4 o superiore sono il 63% contro il 55% della media nazionale. Rispetto al tipo di carburante, la Lombardia è una delle poche regioni italiane dove prevalgono le auto a benzina (55%) e questa quota è superiore non solo alla media italiana, ma anche a quella europea. In Lombardia le auto meno INQUINANTI alimentate a carburanti alternativi (metano, GPL, ibrido ed elettrico) sono il 6,8%, meno della media nazionale (8,3%), ma molto di più della media europea (4,9%). Il parco veicolare italiano sta diventando sempre più vecchio: per la prima volta l’età media dei veicoli ha superato la media europea. Di conseguenza, rallenta la diminuzione delle emissioni INQUINANTI.