Nobel per la Chimica, Vincenzo Balzani: “Mi son stupito di non essere stato inserito nei nomi”

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Il chimico Vincenzo Balzani, professore emerito all’universita’ di Bologna, ha firmato decine di studi sui motori molecolari in collaborazione con Jean-Pierre Sauvage e Sir J. Fraser Stoddart, due dei tre vincitori del Nobel per la Chimica 2016. “Inizialmente mi son stupito di non essere stato inserito nei nomi, ma va bene così. E’ bello anche arrivar quarto, la prendiamo con filosofia“, ha dichiarato Balzani, accademico dei Lincei, considerato una delle massime autorità mondiali nei meccanismi di controllo delle nanomacchine. “Il nostro lavoro e’ sempre stato complementare. I nostri colleghi sono sempre stati bravissimi a sintetizzare quello che noi suggerivamo, che avremmo voluto fare ma non sapevamo come fare. Abbiamo dato un grande contributo e loro sono stati bravissimi, siamo contenti anche così“.

E’ un lavoro simile a quello degli ingegneri solo che loro assemblano oggetti di dimensioni ‘grandi’ noi lavoriamo su scale ‘nano’, un lavoro di artigianato molecolare“. “La difficolta’ non e’ solo nel progettare questi congegni ma nel sintetizzarli. Il nostro ruolo maggiore in queste collaborazioni e’ stato soprattutto nel trovare soluzioni per rendere queste macchine controllabili con stimoli esterni, in particolare usando stimoli di luce, un settore che ha una grande tradizione qui a Bologna“. “Abbiamo dato un contributo complementare al loro e siamo contenti anche così“. “Ovviamente un po’ dispiace ma anche no. Ricevere il Nobel ti sconvolge la vita, tanta, forse troppa, responsabilità. Pensando ai miei figli sono più contento sia andata così“.

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