Il legame tra il vaccino trivalente Mpr (contro morbillo, parotite e rosolia) utilizzato negli Stati Uniti e l’autismo ”e’ stato nascosto dai Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie Cdc statunitensi”. E’ questa la tesi al centro del contestato film Vaxxed, diretto da Andrew Wakefield e la cui prevista proiezione in Senato dello scorso 4 ottobre venne bloccata dopo le proteste dell’intera comunita’ scientifica. Oggi, la proiezione in prima europea e’ invece avvenuta in un cinema romano, promossa dal Codacons e dalla societa’ di distribuzione Wanted Cinema. Il documentario – sostenuto anche da Robert De Niro, costretto tuttavia a ritirarlo dal Tribeca film festival – e’ stato mostrato ai giornalisti, ma l’evento, come hanno reso noto gli organizzatori, e’ stato disertato da medici ed esponenti delle istituzioni, invitati per un dibattito sul tema. Il film sara’ ora in tour in varie sale italiane. Questo, ha spiegato Wakefiled – medico britannico, radiato, che da anni sostiene un legame tra questo vaccino e l’autismo – ”contrariamente a quanto si dice non e’ un film ‘contro i vaccini’, bensi’ a totale favore dei vaccini di cui sia provata efficacia e sicurezza”. E cosi’, denuncia, ”non e’ per l’Mpr: abbiamo fatto un studio nel 1998 evidenziando tale ipotesi e chiedendo al Cdc di fare ulteriori ricerche, ma il Cdc, che ha avviato uno studio in proposito, ha poi nascosto i dati emergenti a sostegno di tale tesi”. Una tesi sostenuta non dal solo Wakefield: ‘personaggio fulcro’ del documentario e’ infatti William Thompson, scienziato dello stesso Cdc tra i primi autori dello studio in questione. Thompson, ha detto Wakefield, ”rivela in prima persona che il Cdc nascose o omise i dati. Attendiamo ancora – ha concluso – che sia ascoltato dal Congresso Usa, come richiesto nel 2015 da alcuni membri”.