Le epidemie si diffondono più velocemente durante i boom economici, perché più persone viaggiano e c’è più possibilità di contagio. Lo rivela uno studio di Je’rome Adda dell’Università Bocconi pubblicato su The Quarterly Journal of Economics. Lo studio si basa sull’analisi di un set di dati unico raccolti dalle autorità francesi a partire dagli anni ’80, che dettagliano l’evoluzione settimanale dell’incidenza di tre importanti malattie virali (influenza, gastro-enterite e varicella) nelle diverse aree geografiche e gruppi di eta’. E’ emerso che “le epidemie si diffondono piu’ velocemente durante i boom economici“, scrive.
“Durante i boom le persone viaggiano di piu’, aumentando cosi’ i contatti interpersonali e la diffusione di malattie“. Lo studioso ha anche determinato gli effetti della chiusura delle scuole e delle reti di trasporto, osservando come cambiano gli schemi di diffusione durante le vacanze (chiusure obbligatorie delle scuole) e gli scioperi dei trasporti. E’ emerso, spiega Adda, che “chiudere le scuole risulta efficace nel limitare la diffusione delle malattie virali, a condizione che il periodo di incubazione del virus sia abbastanza breve“.
Vacanze scolastiche piu’ lunghe in inverno, quando i virus hanno maggiore probabilita’ di diffondersi, e piu’ brevi in estate sarebbero sicuramente d’aiuto. La chiusura delle reti di trasporto risulta essere conveniente solo in casi molto estremi. “In generale, tali misure sono efficienti solo quando le epidemie registrano un tasso di mortalita’ piu’ alto di quello della tipica influenza”. “Inoltre, i dati confermano che l’apertura di nuove linee ferroviarie ad alta velocita’ aumenta il ritmo di diffusione dei virus“, dice Adda. Il risultato, che potrebbe aiutare le autorita’ sanitarie a stabilire misure efficaci in caso di epidemia, piu’ sorprendente dello studio e’ l’intensita’ dell’effetto dei trasporti nell’espansione delle epidemie.