“La skincare anti inquinamento è un importante trend dell’industria cosmetica con una gran quantità di nuovi ingredienti e prodotti immessi nel mercato negli ultimi 18 mesi“. E’ quanto rileva Organic Monitor, società inglese specializzata in ricerche di mercato nel settore bio e naturale, sottolineando come questa “categoria emergente” rappresenti “una buona opportunità per i brand della cosmesi naturale“. L’Organizzazione mondiale della Sanità stima che il 92% della popolazione mondiale vive in luoghi in cui l’inquinamento è oltre i limiti e calcola in 3 milioni le morti legate allo smog. Una cifra che sale a 6,5 milioni se si considera anche l’inquinamento indoor. Un problema che colpisce soprattutto i Paesi a basso e medio reddito, con quasi due morti su tre in Asia sud-orientale e nelle regioni occidentali del Pacifico. “Oltre agli effetti sulla salute, l’inquinamento è collegato a diverse condizioni della pelle come invecchiamento prematuro, macchie e aumentata sensibilità“, sottolinea Organic Monitor. Inizialmente lanciata nel continente asiatico, la skincare anti inquinamento si è affermata ora a livello internazionale – spiega la società di ricerca inglese – Seguendo l’esempio di aziende cosmetiche asiatiche, grandi multinazionali hanno sviluppato gamme dedicate alla protezione e alla cura della pelle dalle sostanze inquinanti. La gamma di sostanze naturali utilizzate contro lo smog è ampia: tè verde, carciofi, bacche di acai e moringa sono solo alcuni degli ingredienti ‘alimentari’ che si sono fatti strada nei prodotti cosmetici grazie agli alti livelli di antiossidanti e alla loro capacità di proteggere le cellule. “Nonostante il crescente numero di attivi naturali, pochi marchi ecobio hanno sviluppato gamme di prodotto dedicate alla skincare anti inquinamento – rimarca Organic Monitor – In occasione del Sustainable Cosmetics Summit (Parigi, 24-26 ottobre; Hong Kong, 14-15 novembre) si discuterà proprio dei problemi tecnici associati alle formulazioni green. Sviluppare prodotti funzionali ecobio rappresenta, infatti, una sfida per i formulatori che devono affrontare questioni legate alla stabilità, alla conservazione e alla performance del prodotto“. Organic Monitor crede che “i brand green abbiano un’opportunità d’oro nell’area emergente della skincare anti inquinamento. La crescente consapevolezza dell’inquinamento dell’aria e del suo impatto sull’ambiente e sulla salute sta stimolando la domanda dei consumatori in questa direzione. Le marche naturali e biologiche potrebbero creare cosmetici che non solo proteggano la pelle ma che abbiano anche un basso impatto su ambiente e salute. Inoltre, questi prodotti potrebbero essere commercializzati come veramente sostenibili“.