Nell’alluvione dell’1 ottobre 2009, a Messina, morirono 37 persone. Sette anni dopo nel villaggio di Giampilieri, il piu’ colpito, sono quasi ultimati i lavori per la messa in sicurezza come spiega il presidente del comitato “Salviamo Giampilieri”, Corrado Manganaro: “L’ultimo cantiere terminera’ a gennaio, per quel che riguarda la riqualificazione si dovranno fare poi ulteriori lavori. Ora il paese e’ al sicuro, ma molti che hanno avuto le case distrutte o non agibili, pagano ancora gli affitti e non hanno piu’ avuto i fondi dallo Stato”. Il sindaco di Messina Renato Accorinti cerca di rasserenare gli animi: “Faremo quanto in nostro potere per fare avere a questi cittadini i contributi che spettano loro”. Oggi alla commemorazione delle vittime c’era anche Nino Lonia, che nella tragedia ha perso i due figli, la moglie e il suocero. Parlando della sentenza di primo grado dove sono stati condannati gli ex sindaci di Messina e Scaletta Zanclea, afferma che “i colpevoli siano molti di piu’. La politica e’ una vergogna: la Regione si e’ del tutto dimenticata di noi”.