Spazio, ESA: nuova caccia alle onde gravitazionali

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Lo studio delle onde gravitazionali – increspature nel tessuto dello spazio-tempo create dall’accelerazione di oggetti massicci – è stato identificato come obiettivo per la terza missione di grande scala L3 nel programma Cosmic Vision dell’Agenzia Spaziale Europea.
Il successo degli esperimenti a terra LIGO e Virgo  e della missione LISA Pathfinder  – che ha dimostrato la fattibilità tecnologica della costruzione di un osservatorio spaziale per onde gravitazionali – ha spinto  l’ESA a indire una call for proposal per la realizzazione di una missione spaziale dedicata a questo settore di studio.
I dati raccolti durante la fase scientifica LISA Pathinder, hanno dimostrato che le due masse di prova a bordo della navicella sono in caduta libera nello spazio sotto l’azione della sola gravità, del tutto indisturbate da altre forze esterne, immobili l’una rispetto all’altra.
Un osservatorio a terra, ha un sensibilità nell’individuazione delle onde con frequenze di circa 100 Hz (o un centinaio di cicli di oscillazione per secondo), nello spazio invece, è possibile rilevare onde a frequenza più bassa: da 1Hz fino a 0,1Hz. Sappiamo che le onde a frequenza differente trasportano informazioni di diversi eventi nel cosmo, proprio come le osservazioni in luce visibile individuano le stelle nelle loro fasi principali mentre quelle a raggi X rivelano le prime fasi della vita di un astro.
L’obiettivo della missione, il cui lancio è previsto nel 2034, sarà l’esplorazione dell’Universo attraverso le onde a bassa frequenza, spiega l’Agenzia Spaziale Italiana. Lo scopo sarà aumentare le nostre conoscenze nel campo dell’astronomia gravitazionale con rilevazioni sempre più precise. Le lettere d’intenti dovranno essere presentate entro il 15 novembre e la deadline per la proposta completa è fissata per il prossimo 16 gennaio. La selezione si terrà nella prima metà del 2017 con una fase di studi preliminari interni pianificata entro il prossimo anno.

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