Tecnologia: mano in 3D fa scoprire falle nella sicurezza dei lettori di impronte della dita

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I ricercatori della Michigan State University, guidati da Anil Jain, nel corso di uno studio volto a migliorare i sistemi di sicurezza per la lettura delle impronte digitali, hanno trovato il modo per falsificare l’identita’ di qualcuno, grazie ad una mano finta in 3d, come si legge sulla rivista Science Daily. I ricercatori erano partiti con l’obiettivo di testare e capire quale fosse il migliore tra i lettori ottici di impronte digitali usati nel mondo da polizia, dipartimenti dell’immigrazione agli aeroporti, banche e parchi divertimento. Per avere un risultato migliore e piu’ attendibile, hanno creato un modello di mano in 3d a grandezza naturale, completa delle 5 impronte digitali, con gli stessi solchi e creste delle dita vere.

Come tutti gli apparati ottici, gli scanner di mani e impronte digitali devono essere calibrati, ma attualmente non ci sono dei metodi standard per farlo. Questa e’ la prima volta che viene realizzata una mano in 3D per testare dei lettori di impronte digitali”, spiega Jain. L’arto è ”una sorta di mano fasulla con le impronte di qualcuno, che potenzialmente potrebbe permettere a un ladro di appropriarsi dell’identita’ di un’altra persona per entrare ad esempio in una camera di sicurezza, di inquinare una scena del crimine o entrare illegamente in un paese”.’‘Noi abbiamo trovato le falle di sicurezza e le limitazioni della tecnologia attuale. Ora tocca ai produttori dei lettori modificarli per renderli a prova di imbroglio”, aggiunge Jain.

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