Simona ha deciso di non farsi abbattere dal terremoto: la sua casa non c’è più, ma avvolta in una coperta, accovacciata su una panchina all’esterno della struttura della Croce rossa nella zona del “piano” dell’abitato di Visso, la giovane di 23 anni, sta studiando su un libro di fisiologia. Sta preparando un esame del terzo anno di Farmacia all’università di Camerino. Al momento del terremoto era in casa, proprio a Camerino, con un’amica che alle prime avvisaglie della scossa delle 21,18 in preda al panico si è diretta verso le scale. Simona l’ha bloccata in tempo, riparandosi con lei sotto un muro portante che era vicino alla porta d’ingresso dell’abitazione in affitto dove abitava fino all’altra sera. Un gesto che ha evitato un grosso rischio. Ora Simona è a Visso, dove vivono i suoi genitori. Anche la loro casa e’ inagibile e quindi tutti fuori, si dorme nei due automezzi di cui la famiglia dispone. Simona sfrutta le ore di luce per studiare. Non si sa quando l’università sarà di nuovo agibile, ma intanto lei studia, fingendo di non sentire le scosse che si susseguono da giorni e il via vai di gente e mezzi dei soccorsi.