Terremoto Centro Italia, interventi sui beni culturali: 615 le schede di verifica agibilità compilate e acquisite

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Terremoto Centro Italia – Proseguono le operazioni di verifica e messa in sicurezza del patrimonio artistico e culturale nelle regioni colpite dal sisma del 24 agosto. Le operazioni, coordinate dal Dipartimento della Protezione Civile e realizzate secondo le disposizioni emanate il 21 settembre dal Soggetto Attuatore del Mibact-Ministero per i beni e le attività culturali, rappresentano una importante linea di intervento della gestione emergenziale.

Dopo le prime indagini speditive avviate, fin dai primi giorni successivi al terremoto, dai tecnici regionali Mibact per definire il quadro generale del danno e le successive fasi d’intervento sul patrimonio architettonico, le attività si sono concentrate sui sopralluoghi definiti di secondo livello, condotti dalle squadre miste composte oltre che da personale Mibact anche da esperti strutturisti provenienti da Università e Centri di competenza del Dipartimento della Protezione Civile. Sono finora 615 le schede di verifica agibilità compilate e acquisite: 216 per l’ Abruzzo, 42 per le Marche, 110 per il Lazio e 247 per l’Umbria. Complessivamente sono 181 le strutture dichiarate agibili e 3 quelle che pur non essendo danneggiate, risultano inagibili per rischio esterno. Sono invece 267 gli esiti di inagibilità mentre risultano 164 le strutture temporaneamente inagibili o agibili con provvedimento.

Le operazioni di messa in sicurezza di edifici vincolati o di interesse culturale pianificate, nell’ambito dei Centri di coordinamento regionale da tecnici Mibact, con il supporto dei Vigili del Fuoco, al momento sono state attivate su 30 strutture: 16 nelle Marche, 5 nel Lazio e 9 in Umbria. Sono ancora in corso gli interventi sul tempietto della Madonna del Sole di Arquata, sulla chiesa di Sant’Antonio Abate a Norcia e, infine, sono state avviate oggi le attività propedeutiche per gli interventi di messa in sicurezza sulla chiesa di S. Agostino dopo aver ottenuto dalla Procura l’autorizzazione a procedere sul bene posto sotto sequestro.

Prosegue anche il recupero di beni mobili da chiese, musei e altre strutture culturali che ha visto l’attivazione del volontariato di protezione civile specializzato, impegnato nella catalogazione delle opere. Al momento sono 1372 i beni prelevati da un totale di 60 siti.

Il dettaglio delle attività di recupero del patrimonio culturale è disponibile sul sito del Mibact alla sezionewww.beniculturali.it/sisma24agosto

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