Terremoto Centro Italia: numerose opere d’arte salvate dall’intervento dei Vigili del fuoco

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Sono 36.278 le operazioni di soccorso effettuate dal 24 agosto dai Vigili del fuoco, in parte anche dedicate al recupero delle opere d’arte dalle chiese, dai palazzi storici e musei dei paesi colpiti dal sisma, esempi di “arte salvata dal terremoto” per l’intervento dei Vigili del fuoco, in collaborazione con il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo e i Carabinieri del comando per la Tutela del patrimonio culturale. Interventi progettati nei dettagli dai tecnici dei Comandi operativi avanzati e del NIS, il Nucleo Interventi Speciali dei Vigili del fuoco, anche con l’impiego di alta tecnologia, droni e robot con i quali sono stati effettuati rilievi e stabiliti persino i percorsi rapidi per il passaggio delle squadre all’interno delle strutture a grave rischio di crollo. Esemplare l’intervento concluso il 13 settembre per il recupero delle tele conservate nella chiesa di Sant’Agostino, operazione complessa effettuata dai ”caschi rossi” dei Vigili del fuoco, i Saf (spelo-alpino-fluviali), che si sono calati assicurati alle corde da un’autoscala portando in salvo due grandi dipinti posti sulla controfacciata lesionata: un olio su tela di Luigi Cherubini (XIX sec.) raffigurante San Francesco di Paola e un olio su tela raffigurante il Matrimonio mistico di Santa Caterina (XX sec.). Nella stessa operazione i Vigili del fuoco hanno provveduto al recupero sulla parete di fondo di un dipinto olio su tela raffigurante il Martirio di San Lorenzo (XVII sec.) e l’intera Via Crucis, altorilievi in terracotta, pregevole opera di Ghino Sassetti (XX sec.). Nello stesso giorno è avvenuto il recupero dei dipinti dalla chiesa di San Francesco ad Accumoli, con un altro intervento dall’alto dei ”caschi rossi”, che hanno salvato dalle macerie dovute al crollo del campanile quattro dipinti e olio su tela prelevato dall’altare della campata di sinistra, raffigurante l’Estasi di San Francesco (XVII sec.). Un recupero fatto con il cuore quello del 30 agosto, ancora tra le rovine della chiesa di Sant’Agostino: penetrando all’interno della canonica, i Vigili del fuoco sono riusciti a riprendere la reliquia della Madonna di Filetta, patrona di Amatrice, un piccolo cammeo di grande importanza per la comunità e portato al funerale dei concittadini morti per il terremoto. Il primo settembre i Vigili del fuoco Usar (urban search and rescue) del Veneto hanno portato in salvo 84 opere d’arte dal Museo civico di Amatrice, tra cui la Madonna di Cola dell’Amatrice e la Croce processionale di Pietro Vannini. Ancora il primo settembre, in un’operazione fatta in contemporanea, è avvenuto il recupero da parte dei Vigili del fuoco della copia della Sacra Sindone conservata a San Francesco di Borgo ad Arquata del Tronto. Mentre prosegue l’attività di recupero dei beni d’arte, i Vigili del fuoco si stanno occupando della messa in sicurezza degli edifici di pregio storico e religioso. Da sabato ha avuto inizio il delicato intervento sulla chiesa di Sant’Agostino ad Amatrice, che ha subito, tra l’altro, il collasso della parte centrale della sommità della facciata, il ”timpano” sopra al rosone e il ribaltamento della stessa facciata. L’intervento, progettato dai tecnici del NIS anche grazie ai rilievi effettuati con i droni, consentirà in quattro settimane il consolidamento della struttura per evitare possibili crolli sulla prospiciente piazza. In fase conclusiva i lavori per la messa in sicurezza della chiesa ottagonale della Madonna del Sole a Capodacqua, frazione di Arquata del Tronto (AP), conclusi invece a Grisciano, frazione di Accumoli (RI) quelli a Palazzo Organtini o del Cardinale. Al via a breve l’intervento per il consolidamento e la messa in sicurezza della chiesa di San Francesco ad Amatrice.

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