“Con il decreto terremoto abbiamo previsto aiuti per coprire i danni subiti dalle strutture aziendali e stiamo collaborando con le Regioni interessate per garantire la continuità produttiva alle imprese. In particolare, anche grazie ai contributi volontari, sono stati allestiti centri di distribuzione del mangime per gli animali e si sta lavorando per completare entro novembre il montaggio delle stalle temporanee per gli animali“. Lo ha detto il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, intervenendo questa mattina alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, ribadendo l’impegno dello Stato a supporto del comparto agroalimentare italiano. “Siamo intervenuti fin dalle prime ore del 24 agosto – ha detto il ministro – per dare aiuto e sostegno ad agricoltori e allevatori colpiti. Un impegno che rinnoviamo anche davanti all’emergenza delle ultime ore”.
Martina ha spiegato che “la produzione agricola e zootecnica in questi territori fa parte dell’identità stessa, coinvolge anche tanti giovani” che il governo vuole aiutare “a ripartire con ancora più forza con lo stanziamento da 221 milioni di euro per un piano strategico per il futuro agroalimentare della zona“. Il 15 settembre, come dichiara il ministro è già stato garantito, attraverso Agea, l’anticipo dei fondi europei per 7 milioni di euro a oltre mille aziende del territorio, per dare una mano sul fronte della liquidità. “Ora abbiamo stanziato ulteriori risorse nell’intervento previsto per la zootecnia di montagna – prosegue il ministro – stabilendo un aiuto doppio per gli allevatori colpiti dal TERREMOTO che allevano in totale oltre 22mila capi. Da parte del Ministero c’è e continuerà a esserci il massimo impegno su questo fronte“.
Gli stabilimenti maggiormente colpiti sono quelli di vecchia generazione, ma la potenza del TERREMOTO ha intaccato anche alcune delle costruzioni più recenti. Perciò in queste ore si è parlato diffusamente di stalle antisismiche alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, l’appuntamento di settore più importante in Italia e tra i primi tre al mondo, in scena fino a domani a CremonaFiere. I fabbricati all’avanguardia, in grado di resistere anche a scosse di intensità elevata, sono realizzati in materiali leggeri e duttili. “Le strutture in acciaio o acciaio-legno – spiega uno degli espositori specializzati – subiscono sollecitazioni inferiori durante un scossa sismica. Realizzare strutture con comportamento dissipativo è la migliore soluzione per sviluppare deformazioni plastiche, in grado di ridurre i danni del TERREMOTO e garantire un maggior margine di sicurezza nel caso in cui l’azione sismica risultasse essere più alta del previsto“.