Il terremoto di oggi è stato come in Irpinia nel 1980: lì la ricostruzione non è mai finita

MeteoWeb

Il terremoto che ha colpito l’Italia centrale, con la scossa 6.5 alle 7.40 di oggi, è stato di una magnitudo di poco inferiore a uno dei più devastanti terremoti della storia recente d’Italia: quello, di magnitudo 6.8 (nono-decimo grado della scala Mercalli all’epicentro), che la sera del 23 novembre 1980 colpì l’Irpinia e la Basilicata, provocando – secondo dati contenuti in atti parlamentari – 2.570 morti, 8.848 feriti e circa 300 mila senzatetto, distribuiti in 687 comuni.

Gli interventi di ricostruzione e lo sviluppo industriale della aree colpite da quel terremoto, per il quale lo Stato ha impiegato oltre 50 mila miliardi di lire, non ha portato a tutti i risultati preventivati: a quasi 36 anni da quell’evento, infatti, la ricostruzione del patrimonio edilizio non e’ ancora completata e in alcuni comuni diverse persone vivono ancora nei container (ne furono installati oltre 11 mila) o nei prefabbricati (oltre 26 mila).

Lo sviluppo industriale – sul quale si puntò dopo il catastrofico terremoto, si è realizzato solo in minima parte: delle aziende che hanno beneficiato dei contributi dello Stato, solo alcune sono in attività; altre hanno chiuso i battenti ormai da diversi anni e sono fallite, altre invece non hanno mai ripreso l’attività produttiva, con il risultato di un numero di occupati di gran lunga inferiore a quello previsto.

Condividi