“Abbiamo stabilito il raddoppio degli aiuti per gli allevatori colpiti dal sisma, con un plafond dedicato oltre a quanto stabilito gia’ con il decreto terremoto. La zootecnia e’ un pezzo fondamentale dell’identita’ di questo territorio, da qui dobbiamo ripartire nonostante la paura delle ultime ore,” lo dichiara il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina all’ANSA. La decisione si tradurra’ in un raddoppio del contributo concesso per ogni capo di bestiame posseduto al 31 luglio 2016. Questo aiuto è aggiuntivo rispetto a quanto previsto dal decreto Terremoto che ha stanziato 221 milioni di euro per un piano di rilancio delle attivita’ agricole e agroalimentari, oltre alla previsione del rimborso fino al 100% dei danni subiti anche dagli agricoltori.
31 milioni a sostegno del reddito degli allevatori
Il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha stanziato 31 milioni di euro a favore del settore zootecnico, attraverso l’utilizzo di 21 milioni di euro provenienti dall’ultimo intervento europeo per contrastare la crisi del latte e ulteriori 10 milioni di risorse nazionali. “Prosegue l’impegno del Governo a tutela degli allevatori e per il rilancio della zootecnia. Sono state definite con anticipo rispetto alla scadenza di novembre le misure sulle quali l’Italia ha deciso di investire. Interveniamo a favore delle 19mila aziende lattiere di montagna, riconoscendo la loro funzione che va ben al di la’ della semplice produzione economica. Abbiamo anche stabilito un aiuto doppio per le imprese delle aree colpite dal sisma che si aggiunge a quanto gia’ fissato col decreto terremoto. Ci inoltre misure per la suinicoltura e per il latte ovino, che completano il quadro di questo intervento,” dichiara Martina.
14 milioni di euro vengono destinati alle aziende delle zone montane con un contributo per circa 500mila capi. Per gli allevamenti delle aree colpite dal terremoto l’aiuto e’ raddoppiato.