Le storiche sale del Castello del Buonconsiglio, gli allestimenti ricchi di innovazione del Muse, il Museo delle scienze di Trento, sono tra le proposte culturali che il Trentino porta a Ttg Incontri, a Rimini, per la stagione invernale, che non si ferma agli sport sulla neve, ma offre opportunita’ legate all’arte e alla scienza, tra mostre e percorsi culturali. Il Castello del Buonconsiglio di Trento e’ il piu’ vasto e importante complesso monumentale del Trentino Alto Adige. Dal XIII secolo fino alla fine del XVIII residenza dei principi vescovi di Trento, presenta un apparato decorativo interno di grande pregio, nel quale spicca il Ciclo dei Mesi, uno dei piu’ affascinanti cicli pittorici di tema profano del tardo Medioevo.
Sarà inaugurata il 2 dicembre e si potrà visitare fino al 1 maggio 2017 la mostra ‘Arte barocca nel Principato Vescovile di Trento‘, con le opere del pittore Giuseppe Alberti, in occasione del terzo centenario della scomparsa dell’artista. Con una superficie complessiva di circa 19.000 metri quadrati, il Muse, progettato da Renzo Piano, punta a mettere al centro della riflessione la conoscenza dei fatti naturali e di quanto sia necessario prestare la massima attenzione al rapporto tra natura e modificazioni dell’ambiente provocate dall’azione dell’uomo. Proseguira’ fino a giugno del 2017 la mostra ‘Estinzioni. Storie di catastrofi e altre opportunita”, un racconto che parla di catastrofi e grandi sfide, ma anche di fortune e successi, in un dialogo a piu’ voci tra scienza e societa’. Il progetto nasce da un lavoro di ricerca e selezione dei piu’ significativi reperti originali di vertebrati estinti in tempi storici preservati presso i musei italiani (Torino, Roma, Firenze, Ferrara, Treviso, Voghera, Padova, Verona e Trento): dallo scheletro di un grande dinosauro sauropode che accogliera’ il pubblico all’ingresso della mostra, al celebre cranio di Homo neanderthalensis “Guattari I”.
Noto al pubblico di appassionati d’arte il Mart, Museo d’arte moderna e contemporanea di Rovereto, progettato dall’architetto ticinese Mario Botta, e’ un punto di riferimento internazionale nell’ambito della ricerca e della valorizzazione delle arti figurative contemporanee. Nella ricorrenza del primo centenario della morte di Umberto Boccioni (1882-1916), celebra l’artista con una mostra, in programma dal 5 novembre al 19 febbraio 2017, che ne evidenzia, alla luce anche di documenti inediti, il percorso artistico e la levatura internazionale. L’attivita’ di Boccioni viene esplorata attraverso accostamenti con le opere dei suoi coevi, molte delle quali appartenenti alle collezioni museali, e con preziosi materiali d’archivio. Non sara’ pero’ l’unica novita’ del periodo invernale del museo roveretano. Nel 2008, ‘Sonda Spaziale di Eliseo Mattiacci’ fu la prima opera inserita in quello che divenne il Giardino delle sculture del Mart. Otto anni dopo, il museo torna ad occuparsi di uno dei maggiori scultori italiani, con un’esposizione in programma dal 3 dicembre al 12 marzo 2017.
‘Performance: corpo privato e corpo sociale’ infine e’ la mostra che caratterizzera’ i mesi invernali della Casa d’Arte Futurista Depero, sempre a Rovereto, dal 19 novembre al 7 maggio 2017. Cultura e tradizione sono le proposte del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, a San Michele all’Adige, che con i suoi cinque piani, le 43 sale e gli oltre 12.000 oggetti esposti, e’ il piu’ importante museo etnografico italiano e uno dei piu’ apprezzati in ambito europeo e alpino. Celebra il lavoro rurale, le ingegnose e versatili tecnologie comuni a tanti mestieri del mondo contadino, del mugnaio, del fabbro, del malghese, del tessitore, del boscaiolo, del segantino, del carradore. Storia protagonista invece al Museo Storico Italiano della Guerra, a Rovereto, ospitato nel Castello della citta’, che si propone come uno dei principali musei italiani dedicati al Primo conflitto mondiale. Il percorso di visita si articola su due livelli: da un lato gli eserciti e le guerre tra Ottocento e Grande Guerra, dall’altro il castello e le armi di eta’ moderna. La mostra ‘Morire per Trento. Soldati italiani ed austro-ungarici sul fronte trentino della Prima guerra mondiale’ proseguira’ fino a maggio 2017 e illustra i principali avvenimenti accaduti sul fronte trentino tra il 1915 e il 1918, raccontando attraverso brani di lettere, diari e memorie come soldati austro-ungarici ed italiani vissero quella drammatica esperienza. Struttura inconsueta per le Gallerie, Piedicastello, a Trento, perche’ si tratta di due tunnel stradali utilizzati fino all’ottobre del 2007 per far scorrere il traffico della tangenziale di Trento, ora spazio espositivo dedicato alla realta’ storica e contemporanea locale.
La Galleria Nera e’ dedicata alle suggestioni: 300 metri di grandi installazioni e di storie di forza emotiva. La Galleria Bianca offre invece spazi per eventi, esibizioni temporanee e congressi. Proseguira’ fino al termine del 2018 l’esposizione ‘I Trentini nella guerra europea 1914-1920′, allestita nella Galleria Bianca in occasione del centenario della Grande Guerra, soprattutto con finalita’ divulgative. Il Museo Diocesano Tridentino, a Trento, fondato nel 1903 per salvaguardare il patrimonio artistico della Diocesi e con l’intento di farne strumento didattico, ha anche la custodia della basilica paleocristiana di San Vigilio e dei reperti archeologici rinvenuti nel corso degli scavi effettuati nel sottosuolo tra il 1964 e il 1977. In concomitanza con il Giubileo della Misericordia e con il Progetto Utopia 500, organizza dal 26 novembre al 27 marzo 2017 la mostra Fratelli e sorelle: racconti dal carcere per stimolare i visitatori a riflettere su una tematica tanto attuale quanto complessa.