“Sono i divieti ad alimentare le illegalita’, mentre le buone leggi possono evitare gli abusi. Per questo motivo abbiamo messo a punto e proposto un testo di regolamentazione chiedendo al Parlamento di varare anche in Italia una buona legge che consenta la gravidanza per altri tutelando tutte le parti coinvolte“. Cosi’ Filomena Gallo, segretario dell’associazione Luca Coscioni per la liberta’ di ricerca scientifica, commenta l’appello di Pro Vita Onlus contro l’utero in affitto, rilanciato oggi da un gruppo trasversale di parlamentari. “Per combattere abusi e sfruttamento delle persone – spiega Gallo, che e’ anche docente di legislazione e bioetica presso l’Universita’ di Teramo – bisogna garantire la liberta’ di fare figli anche ricorrendo a tecniche riproduttive che la scienza offre in sicurezza. La difesa della vita non puo’ prescindere da quella della liberta’ di scelta e autodeterminazione. Proibire alle donne di scegliere una gravidanza per altri in Italia significa spingere le coppie ad agire all’estero nella clandestinita’: non significa essere ‘Provita’, ma ‘Prosfruttamento’“. Pochi giorni fa, l’associazione Luca Coscioni aveva dato risonanza all’appello di Maria Sole, giovane donna nata senza utero, che ha chiesto donne che sono gia’ mamme di “aiutarla a diventare mamma” attraverso la gestazione per altri. “Noi siamo a fianco di Maria Sole”, conclude Gallo, “lei chiede un gesto solidale, senza alcun tipo di sfruttamento. Quale sarebbe dunque il danno per la donna che scelga di aiutarla?”.