“Evviva il presidente Mattarella!“. Roberto Burioni, medico paladino dei vaccini diventato un beniamino del ‘popolo social’ grazie alle sue cronache scientifiche sul tema, festeggia così su Facebook l’appello lanciato dal capo dello Stato a favore della profilassi, insieme a un monito contro i promotori dell’anti-scienza. E coglie l’occasione per denunciare una delle più frequenti “balle degli antivaccinisti“: l’esistenza di “una presunta ‘immunità naturale’” contro il tetano, alibi per tanti genitori contrari all’iniezione scudo. “Ho una brutta notizia per loro: non esiste“, avverte l’esperto, professore ordinario di Microbiologia e Virologia all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano. “Prima di tutto – precisa il docente – non esiste nessuna ferita che sia ‘non a rischio di tetano’. Questo batterio risiede non solo nell’intestino di bovini e cavalli, ma anche in quello di noi umani ed è molto frequente nei cani. Se aggiungete il fatto che il batterio che causa il tetano esiste sotto forma di spora, una forma praticamente eterna ed indistruttibile, capirete che può essere davvero dovunque. E gli studi confermano che in effetti è dovunque. In secondo luogo l’acqua ossigenata per disinfettare le ferite serve a ben poco per difendersi: le ferite a rischio sono quelle apparentemente inoffensive e profonde (paradossalmente quelle gravi sono meno pericolose, visto che ci si reca al pronto soccorso dove le cure sono appropriate), ed ovviamente l’acqua ossigenata non arriva in quella zona lontana e non riesce ad uccidere il batterio, che può causare la malattia. Per ultimo, non esiste alcuna ‘immunità naturale’” contro questa infezione.
“Le piccole quantità di anticorpi che vengono misurate con i sistemi immunoenzimatici – puntualizza Burioni – non sono protettive (bisognerebbe misurarle con metodiche molto più complesse), e soprattutto nelle persone non vaccinate manca completamente l’effetto ‘richiamo’ che è quello indispensabile per proteggere dalla terribile malattia. Per i più diffidenti – incalza il microbiologo – sappiate che chi si è ammalato di tetano e si è salvato può contrarre la malattia una seconda volta, a dimostrare che per essere immuni ci vuole il vaccino”. “Per il tetano non esiste immunità di gregge – ammonisce ancora lo specialista – Le spore del batterio sono dappertutto e dappertutto rimarranno nei secoli. Per cui l’unica protezione è quella individuale, che si ottiene vaccinando i bimbi e sottoponendosi ai periodici richiami. Quindi chi non vaccina i figli contro il tetano non danneggia la società, ma solo suo figlio. Come è successo a questo sfortunato bambino sloveno che non è stato vaccinato dai genitori“, conclude l’esperto postando un titolo sul caso di cronaca da Lubiana.