Ambiente, siti contaminati: bonificati terreni nei Comuni di Cassano e Cerchiara [GALLERY]

/
MeteoWeb

E’ ufficialmente la fine di un incubo per gli abitanti di Cassano All’Ionio e Cerchiara di Calabria, comuni sul versante jonico della provincia di Cosenza.  I terreni sui quali, nel lontano 1999, furono trovati rifiuti riferibili allo smaltimento delle “ferriti di zinco” degli impianti produttivi di Crotone, sono sostanzialmente e formalmente tornati alla normalità. I terreni si trovano in località Chidichimo e Tre Ponti a Cassano, e Capraro  a Cerchiara di Calabria.

La lunga e complessa opera di bonifica dei suoli, vigilata dai tecnici del Servizio tematico Suolo e Rifiuti, diretto dall’Ing. Eugenio Filice, del Dipartimento di Cosenza dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria), si è conclusa ufficialmente il 28 ottobre scorso quando con determinazione del Dirigente del Settore Ambiente della Provincia di Cosenza è stata rilasciata   la Certificazione di Avvenuta Bonifica ai sensi dell’articolo 248 comma 2 del Testo Unico sull’Ambiente (D. Lgs 152/2006 e s.m.i.). Tale certificazione è stata possibile sulla base delle relazioni tecniche predisposte dal dr. Aldo Borzillo, tecnico del Servizio Suolo e Rifiuti del Dipartimento Arpacal di Cosenza.

bonifica arpacal (1)Dopo aver raggiunto gli obiettivi di bonifica, riscontrando dalle ultime analisi che i valori fossero inferiori alle Concentrazioni Soglia di Rischio, la società Syndial SpA, che ha proceduto alla bonifica sotto la vigilanza dell’Arpacal – che ha seguito le fasi di campionamento in contraddittorio e validato, mediante prelievo ed analisi in doppio di una aliquota di campioni di suolo pari al 10% dei campioni prelevati da Syndial – si è proceduto a recupero morfologico ed il ripristino finale delle aree di intervento.

Il report tecnico sul percorso che ha portato alla definitiva bonifica dei suoli,  firmato da Filice e Borzillo e che spiega nei dettagli tecnici cosa è stato fatto in quelle aree, è consultabile sul sito web dell’Arpacal (www.arpacal.it).

Condividi