Si trova ad una distanza di oltre 20 milioni di anni luce nella costellazione del Leone ed è stata scoperta da William Herschel nel 1783. Si tratta di NGC 3274, una galassia a spirale relativamente debole che è stata recentemente immortalata da Hubble con la sua WFC3 (Wide Field Camera 3).
Nota anche con altri ‘nomi in codice’, come LEDA 31122, UGC 5721 e Was 13, la galassia è stata ritratta combinando le osservazioni in cinque differenti filtri, tra i quali visibile, ultravioletto e infrarosso. Sullo sfondo, in alto a destra, l’immagine comprende anche un’altra ‘collega’ di NGC 3274, PGC 213714, situata ad una maggiore distanza dalla Terra.
NGC, la sigla che – combinata a numeri – contraddistingue numerose entità del cosmo, si deve all’astronomo danese Johann Dreyer, autore del “New General Catalogue of Nebulae and Star Cluster”. Questo catalogo, pubblicato nel 1888 come nuova versione del “General Catalogue of Nebulae and Clusters of Stars” di John Herschel, contiene 7.840 oggetti celesti.
Hubble, lo storico telescopio spaziale NASA–ESA, nel 2015 ha superato il traguardo del quarto di secolo a ‘spasso’ nello spazio e continua ad essere in piena forma: lanciato il 24 aprile 1990 con lo Shuttle Discovery, sarà operativo ancora fino al 30 giugno 2021.
Il testimone di Hubble – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – verrà raccolto dal James Webb Space Telescope (JWST), nuovo e ancor più potente telescopio spaziale, frutto di una collaborazione internazionale tra NASA, ESA e Canadian Space Agency (CSA).
Il JWST, che deve il suo nome a James Webb (amministratore della NASA dal 1961 al 1968), ad ottobre 2018 verrà lanciato dalla base di Kourou in Guyana francese a bordo di un vettoreAriane 5. Per oltre due anni, quindi, Hubble si troverà ad operare insieme al suo successore.