Il Salmone è uno dei cibi più amati dagli italiani, ma se la qualità non è ottima, i rischi di beccare una gastrite acuta sono dietro l’angolo.
Il salmone è un pesce ricco di grassi buoni, i cosiddetti Omega3, acidi grassi dalla struttura molecolare complessa che il nostro corpo non produce, ma ricava dagli alimenti.
Gli Omega 3 sono fondamentali in quanto ci proteggono dalle malattie cardiovascolari come l’infarto e dalle malattie degenerative come l’Alzheimer.
Gli esperti consigliano di consumare giornalmente una dose di 500 mg di Omega 3, ma raramente questa quota viene raggiunta dalla maggior parte della popolazione, per questo è bene portare spesso in tavola il salmone:150 gr di questo pesce contengono circa ben 2,5 gr di Omega 3.
Come riconoscere se il salmone è fresco e tenuto in ottima conservazione? Il migliore in assoluto è quello Norvegese, che si distingue dal marchio Norge, con l’inconfondibile logo che ritrae i baluardi della Norvegia – il mare, il pescatore, le montagne e il peschereccio – ed è certificato dal Norwegian Seafood Council (NSC), un ente fondato dal Ministero della Pesca che garantisce la qualità dei prodotti ittici del paese scandinavo.
Il Salmone norvegese è oltre che buono, molto salutare. In Norvegia infatti i salmoni sono allevati nelle fredde acque del Nord, in grandi reti in mare aperto in cui solo il 2% dello spazio è occupato da pesci e il resto è acqua. Gli allevamenti sono attentamente controllati e ispezionati.
Attenzione per chi consuma frequentemente il sushi: il salmone norvegese può essere consumato crudo senza bisogno di essere precedentemente abbattuto. E’ garantito infatti che il salmone norvegese non è portatore di nematodi o di parassiti potenzialmente pericolosi per i consumatori.