Clima: da oggi entra in vigore l’Accordo di Parigi, “il tempo stringe”

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Oggi entra in vigore l’Accordo sul Clima di Parigi, il primo accordo mondiale della storia contro i cambiamenti climatici: per dargli piena attuazione serviranno una lunga serie di accordi che cominceranno ad essere negoziati nel corso della Cop22, la Conferenza Onu sul Clima di Marrakech che inizierà lunedì prossimo. Sono 94, su 192 firmatari, i Paesi che hanno ratificato l’Accordo.

Abbiamo fatto in nove mesi ciò che avevan preso otto anni per il protocollo di Kyoto“, ha dichiarato la presidente la ministra francese dell’Ambiente, Ségolène Royal. Fra i grandi inquinatori del pianeta sono pochi quelli che mancano all’appello della ratifica: tra questi la Russia, l’Australia e il Giappone. I negoziatori devono ancora trovare l’intesa su diversi punti, come ad esempio: la definizione delle regole di trasparenza, la presentazione delle strategie nazionali verso il 2050, gli aiuti finanziari ai paesi in via di sviluppo, l’aiuto tecnico per le politiche di sviluppo “pulito”

La sfida più importante a Marrakech è mettersi d’accordo su una scadenza per decidere le regole di applicazione dell’intesa, in particolare le regole di trasparenza“, ha dichiarato la negoziatrice francese Laurence Tubiana, per la quale il “2017 non è realistico, ma il 2018 è proponibile“.

“Il tempo stringe”

cambiamenti climaticiL’umanità si ricorderà del 4 novembre 2016 come del giorno in cui i Paesi del mondo hanno fermato la marcia verso una catastrofe climatica che sembrava inevitabile e hanno aperto la strada per un futuro sostenibile” queste le parole di Patricia Espinosa, segretario esecutivo della Convenzione Quadro sul Cambiamento Climatico. L’Accordo rappresenterà “senza alcun dubbio una svolta nella storia degli sforzi dell’umanità e concretizzerà la volontà politica, economica e sociale” di governi, città, regioni, cittadini, aziende e investitori di vincere la minaccia che un cambiamento climatico non controllato rappresenterebbe per la natura umana. La Conferenza dell’Onu sul cambiamento climatico che si terrà la settimana prossima a Marrakech rappresenta una “nuova partenza” per la comunità internazionale. In un futuro prossimo e sicuramente nei prossimi 14 anni “saranno necessarie delle riduzioni finora inedite di emissioni di gas a effetto serra” e degli “sforzi incomparabili“. “Il tempo stringe: su scala mondiale, le emissioni di gas a effetto serra responsabili del cambiamento climatico e delle sue conseguenze continueranno ad aumentare; la riunione di Marrakech deve avere questa priorità in cima alle sue preoccupazioni,” hanno ammonito Espinosa e Salaheddine Mezouar, presidente della Cop22 e ministro degli Esteri del Marocco.

L’Organizzazione meteorologica mondiale ha confermato che la concentrazione mondiale media nell’atmosfera del biossido di carbonio, il principale gas a effetto serra, ha raggiunto per la prima volta nel 2015 la soglia simbolica delle 400 particelle per milione e ha già superato nuovi record nel 2016. A rischio quindi l’obiettivo essenziale dell’Accordo di Parigi, quello di limitare il riscaldamento mondiale al di sotto dei 2 gradi e si avvicinarsi per quanto possibile all’obiettivo di 1,5 gradi centigradi, così da evitare uno sconvolgimento climatico pericoloso e irreversibile. Parigi, però, “ha ridato la speranza al mondo intero“, dichiara Espinosa.

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