Porte chiuse oggi alla COP22: da domani con l’arrivo delle delegazioni ad alto livello, inclusi i capi di Stato, si proverà a trovare un punto d’incontro sui passi che dovranno seguire l’entrata in vigore dell’Accordo di Parigi. L’incognita da sciogliere resta quella della posizione Usa dopo l’elezione di Donald Trump. A guidare la delegazione della Camera dei Deputati il presidente della Commissione ambiente, Ermete Realacci, che auspica che l’incontro consenta di capire attraverso il dibattito “quanto l’elezione di Trump può danneggiare la battaglia contro il climate change“. “D’accordo con la Presidente Boldrini – ha poi evidenziato Realacci – ho presentato alcuni emendamenti al documento finale per dare particolare attenzione ai paesi in cui i cambiamenti climatici producono impoverimento e flussi migratori“. La posizione italiana, illustrata da Realacci, vede “la green economy non solo in grado di fornire una risposta ai problemi ambientali ma di favorire un’economia più a misura d’uomo e per questo più in grado di affrontare la crisi“.