E’ stata la Mipharm di Milano a ospitare la terza tappa di ‘Fabbriche aperte‘, l’iniziativa di Assogenerici volta a promuovere il valore economico e occupazionale dell’industria dei farmaci equivalenti, comparto che dal 2001 a oggi ha sviluppato circa 10 mila posti di lavoro e rappresenta un mercato annuale da 2,6 miliardi di euro. “Apriamo le porte dei nostri stabilimenti produttivi affinché il mondo istituzionale, i medici, i pazienti e i cittadini possano conoscere il livello di avanguardia tecnologica e gli standard qualitativi che ci sono dietro la produzione dei farmaci generici equivalenti”, spiega Enrique Häusermann, presidente di Assogenerici.
Con lui il cavaliere del lavoro Giuseppe G. Miglio, fondatore, presidente e Ceo di Mipharm, società che vanta 4 linee di produzione approvate dalla Fda americana. Durante la visita nella sede della storica azienda milanese, dirigenti e addetti alla produzione hanno illustrato il funzionamento delle linee di produzione di sciroppi, gocce, compresse e polveri, le diverse procedure di controllo qualità a tutela del consumatore, i locali e le tecniche di conservazione delle materie prime e i loro diversi usi nella realizzazione dei farmaci.
“Già con le prime due visite – aggiunge Häusermann – abbiamo notato che ciò per noi era la prassi, ovvero come viene controllato ciò che entra e ciò che esce dalla produzione, per molti osservatori era sorprendente. In pochi sanno come si fanno le medicine, ed è necessario informare. E’ anche per questo se abbiamo voluto continuare Fabbriche aperte”. Un’indagine del Centro studi Assogenerici – presentata dal direttore generale dell’associazione, Michele Uda – ha rilevato che il 20% dei farmaci distribuiti in Italia è rappresentato da medicinali equivalenti, con un risparmio generato pari a circa 35 miliardi annui. (AdnKronos)