Trasportano cadaveri congelati dall’Italia a Mosca utilizzando voli aerei di linea, e imbarcandoli come bagagli da stiva. Non c’è nulla di illegale, ma anzi è un servizio reso da un’azienda calabrese, responsabile del trasferimento di corpi di italiani che hanno deciso di farsi ibernare in Russia dopo la loro morte. La ‘Polistena human criopreservation‘, ha al suo attivo gia’ nove clienti. Due dei quali hanno gia’ utilizzato il servizio, facendosi ibernare dalla KryoRus, societa’ russa di crioconservazione. Il fenomeno e’ in crescita anche nel nostro Paese: diverse persone stipulano contratti con una delle tre societa’ che nel mondo si occupano di crionica. Dopo Aldo Fusciardi, morto nel 2012 e crioconservato negli Stati Uniti, la lista degli italiani gia’ ibernati si e’ allungata: un 50enne di Rimini, malato di cancro e morto nel 2015, ha deciso di far conservare il proprio corpo nella speranza che si trovi una cura al tumore.
I primi a fiutare il “business della resurrezione” in Italia sono un facoltoso imprenditore del centro Italia, socio della KryoRus, e Filippo Polistena, titolare di un’agenzia calabrese di Pompe Funebri che ha fondato la ‘Polistena human criopreservation’ e per il quale “le criobanche saranno le banche del futuro“. “I contratti per la cosiddetta ‘sospensione’ dopo la morte legale sono in aumento e noi abbiamo l’esclusiva europea sul trattamento e spedizione corpi – spiega Polistena. – Le richieste che ricevo, anche per quanto riguarda semplici informazioni, arrivano soprattutto da persone del Centro-Nord Italia, dai 50 anni in su. Siamo addetti al trasporto di corpi in tutto il Paese verso la Russia da due anni. Nell’arco di massimo tre ore raggiungiamo il luogo, poi sistemiamo il corpo nel ghiaccio secco e in due giorni arriva a Mosca attraverso un semplice volo di linea, viaggiando come bagaglio speciale. Infine viene immerso dalla KryoRus nell’azoto liquido“. In Italia la societa’ russa ha anche partecipato ad una fiera presentando delle brochure che forniscono rassicurazioni e spiegazioni sul possibile “risveglio”, ma anche i vantaggi di questo business, che ci si spartisce con americani e russi. Questi ultimi puntano a coprire il territorio europeo e asiatico per espandersi velocemente e superare le compagnie americane.