“Il Progetto Marte e’ gia’ definito. La missione sara’ in tre fasi. La prima fase e’ quella in cui ci troviamo, con la creazione di stazioni spaziali internazionali, fase che andra’ avanti fino al 2020 e a cui collaborano diversi paesi. Nella seconda fase verra’ testato un razzo, molto grosso, piu’ grande di quello inviato sulla Luna, che andra’ nello spazio profondo e testera’ le tecnologie spaziali. Nel 2030 si entra nell’orbita di Marte“. Cosi’, Dava Newman, vicedirettrice della Nasa, ha spiegato oggi, in una conferenza stampa, le fasi della missione su Marte progettata dalla Nasa in collaborazione, tra gli altri, con l’Agenzia Spaziale Europea. Dava Newman e’ in Italia per prendere parte domani all’incontro ‘Da Galileo a Marte: rinascimento della scienza e delle arti‘, convegno con esperti e astronauti, e una mostra. “Dovremo essere pronti – ha proseguito la vicedirettrice della Nasa – e aver testato tutto quello che e’ l’habitat e gli strumenti di necessita’ vitale per gli astronauti, perche’ un giorno ci saranno persone interplanetarie che lavoreranno sulla Terra, su Marte e anche nelle stazioni intermedie“.
“Noi – ha spiegato Dava Newman – andiamo su Marte per cercare prove di esistenza, il pianeta nell’antichita’ aveva acqua, oggi e’ un posto deserto. Sara’ di 2 anni e mezzo la durata della missione composta da quattro persone e un viaggio andata e ritorno di circa di 8 mesi. Quello di ritorno sara’ un po’ piu’ lungo. Ci sono diversi indizi che ci fanno pensare che 3 miliardi e mezzo di anni fa ci fosse vita sul pianeta. Marte e Terra sono gemelli e su Marte c’era acqua, c’erano laghi, poi deve essere successo qualcosa, ora e’ un pianeta arido. Da questo punto di vista la missione potra’ darci molte informazioni ma le prove che forme di vita in passato erano presenti su Marte stanno aumentando. Ogni giorno riceviamo piu’ immagini dettagliate“. Cosa puo’ essere accaduto per interrompere queste forme di vita?, e’ stato chiesto. “Marte – ha spiegato la vicedirettrice della Nasa – ha perso atmosfera e non ha uno scudo magnetico globale che lo protegga. Queste sono le due condizioni senza le quali non e’ possibile la vita“.