L’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) risulta al secondo posto assoluto nella classifica mondiale sulle collaborazioni internazionali e la produzione scientifica stilata dalla rivista Nature. Al primo posto si è piazzato il CNRS francese con un vantaggio sull’INAF di appena l’uno per cento. L’INAF in questa classifica precede il CERN (al terzo posto) e la NASA (sesta), confermando inoltre il suo elevato ranking a livello mondiale in un’altra graduatoria più specifica, ovvero quella delle collaborazioni internazionali nell’ambito delle scienze fisiche, fra le quali spicca la collaborazione Italia-USA per la gestione del Large Binocular Telescope (LBT) in Arizona, un impianto che porta il marchio industriale “Made in Italy”. Questi risultati emergono dal documento “Nature Index Collaboration 2016”, pubblicato online, che ha monitorato la produzione scientifica degli enti di ricerca e università di tutto il mondo tra settembre 2015 e agosto 2016.
“Le collaborazioni internazionali sono da sempre uno dei principali obiettivi dell’INAF” afferma il Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica Nichi D’Amico “ed è per noi motivo di orgoglio poter affermare che buona parte degli impianti scientifici dell’astronomia moderna, localizzati in tutte le parti del mondo, portano il prestigioso marchio del “Made in Italy”, sia sotto il profilo scientifico, grazie alla eccellenza delle nostre ricercatrici e ricercatori che vi lavorano, sia sotto il profilo tecnologico, grazie alla efficace sinergia che l’INAF ha avviato con l’industria nazionale”.
Per Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, “questo risultato attesta la straordinaria qualità della ricerca pubblica italiana, su cui questo governo ha deciso di investire con risorse senza precedenti e semplificazioni attese da molti anni. L’elevato riconoscimento all’Istituto Nazionale di Astrofisica nel campo delle collaborazioni internazionali conferma la capacità del nostro Paese di giocare un ruolo da protagonista nella comunità scientifica e tecnologica globale. Complimenti a INAF per questo traguardo che ci riempie di orgoglio e ci spinge ad andare avanti, come governo, nel sostenere i nostri talenti e le nostre eccellenze, creando le migliori condizioni per fare ricerca in Italia.”