Donald Trump, nel corso della campagna elettorale aveva ripetuto più volte che i cambiamenti climatici non esistono, anzi sono un’invenzione della Cina attraverso la quale fermare l’espansione economica degli Stati Uniti. Per mettere in chiaro che non si allontanerà da questa linea una volta arrivato alla Casa Bianca, il presidente eletto avrebbe scelto Myron Ebell per guidare il passaggio di consegne con l’amministrazione Obama all’Environmental Protection Agency (EPA), l’agenzia federale che si occupa di ambiente. Prevedere quello che accadrà non è molto difficile: Ebell dovrebbe distruggere tutti gli sforzi di Obama per portare gli Stati Uniti verso una economia verde che dipenda sempre il meno possibile dalle fonti di energia fossile. Ebell, che non è uno scienziato, da tempo si batte contro quello che definisce allarmismo sulle tematiche climatiche ed allo stesso tempo sostiene l’industria del carbone e del petrolio. Il consigliere di Trump, che si definisce un esperto di politiche pubbliche, per anni è stato parte del Competitive Enterprise Institute, un gruppo di posizioni conservatrici che ha ricevuto fondi dal colosso del greggio ExxonMobil. Più di recente l’organizzazione ha dovuto pubblicare i suoi finanziatori: la maggior parte sono persone che lavorano per le Koch Industries o per non profit sostenute dei due fratelli Koch. Trump non ha mai tenuto segreta la sua avversione per le politiche ambientali di Barack Obama, che ha più volte definito un freno per l’economia americana. Ed Ebell sarebbe un braccio operativo perfetto per il miliardario: più volte ha chiesto di aumentare le ricerche di nuovi giacimenti di petrolio e di gas e ancora ha proposto di sostenere e rilanciare l’industria dell’estrazione del carbone. Inoltre ha chiesto al Senato di votare contro l’accordo di Parigi, firmato il dicembre scorso. Proprio questa potrebbe essere una delle prime azioni del governo Trump in materia: affossare e non rispettare il patto preso davanti al mondo e alle Nazioni Unite l’anno scorso.