La Dott.ssa Sofia Navarretta, dello studio legale associato De Angelis Morelli, rende noto che “si è rivolta, unitamente alla nipote Rita Guarino, allo studio legale la signora Antonia Bernardini, di anni 103, originaria di Messina ma residente con la nipote a Cremona.
La nipote della donna ha ritrovato, nel mese di luglio 2016, due cose molto preziose della nonna: la prima (e forse più importante) l’unica foto con la sorella gemella Maria scomparsa da molti anni; l’altra due buoni postali del 1937, intestati al fratello Giovanni anche lui defunto, celibe e senza figli, del valore nominale di lire 500.
Quando la nipote dell’anziana signora si è recata allo sportello delle Poste italiane per chiedere il rimborso, gli è stato detto che i buoni erano andati in prescrizione.
La donna, con l’ausilio della nipote, ha deciso di agire legalmente per la riscossione.
Abbiamo proceduto alla stima contabile del titolo, e con il favore degli interessi legali, della rivalutazione e della capitalizzazione, si è raggiunta una cifra, dalla data di emissione alla data di diffida di 27.530,00 euro.
Somma che dovrà essere rimborsata da Poste italiane entro 60 giorni dalla diffida.
Per quanto concerne la problematica della prescrizione, i titoli in questione non sono affatto prescritti. Infatti al termine “naturale” di trenta anni stabilito per il rimborso, vanno aggiunti i dieci anni di prescrizione ordinaria. I dieci anni, inoltre, non decorrono immediatamente dal giorno successivo alla scadenza del trentesimo anno ma da quando il titolare è in grado di far valere il proprio diritto.
A seguito della diffida inoltrata via p.e.c. dalle Avvocatesse Annalisa De Angelis e Sofia Navarretta del Foro di Ascoli, entro 60 giorni decorrenti dalla data del 14 ottobre 2016, la donna verrà finalmente rimborsata di quello che il fratello aveva messo da parte.“