Preoccupa lo stop alle centrali francesi, Terna: “C’è molta attenzione”

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Il fermo delle centrali nucleari in Francia desta preoccupazione anche in Italia. Dopo le dichiarazioni del presidente dell’Autorita’ per l’energia Guido Bortoni sull’inevitabile aumento delle tariffe, è toccato all’ad di Terna, Matteo Del Fante, denunciare una preoccupazione, seppur “minima”, per gli approvvigionamenti in vista dell’inverno, anche se problemi immediati per le utenze non ce ne sono. L’occasione per assicurare che il gestore della rete presta “grande attenzione” al problema e’ stata la visita del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al polo multitecnologico di Terna a Codrongianos, in provincia di Sassari.

La situazione, ha sottolineato Del Fante, “dovra’ essere monitorata con grande attenzione nelle prossime settimane invernali, perche’ la Francia usa molto i riscaldamenti elettrici e quindi se fino al 22 dicembre o dall’8 gennaio in poi (cioe’ quanto sono aperte le industrie, ndr) la temperatura sara’ rigida, vuol dire che la Francia non esportera’ e cerchera’ il piu’ possibile di importare e quindi potremmo dover attingere alle riserve”. “Nessuna preoccupazione a livello di utenze ma grandissima attenzione da parte di Terna”, ha chiarito.

La rete elettrica, dunque, dovra’ fare i conti anche con questa incognita, dopo quelle derivanti dal forte utilizzo delle rinnovabili: energie pulite che pero’, per loro natura, non sono programmabili. Uno strumento utile per stabilizzare la rete, allora, sono proprio le batterie, su cui Terna sta lavorando molto e a cui ha dedicato ampio spazio nel polo multitecnologico sardo, dove l’investimento totale (compresa l’area circostante), e’ stato pari a circa 100 milioni di euro. Qui e’ in atto una importante sperimentazione con sette diverse tecnologie, su cui poi Terna relazionera’ all’Autorita’ per l’Energia in vista di un utilizzo piu’ massiccio di questa opportunita’ sul territorio nazionale.

Nel frattempo, la societa’ ha stretto un accordo con Rfi per sviluppare un progetto di energia fotovoltaica intorno alle stazioni elettriche che le due aziende utilizzano. L’obiettivo e’ di raggiungere “da qui a 12 mesi, una capacita’ installata fino a 200 MW”. I pannelli, ha spiegato l’ad dell’azienda ferroviaria Maurizio Gentile, svilupperanno energia “che verra’ immessa direttamente negli usi di Rfi andando a costituire la copertura del fabbisogno annuo di rete del 5%, pari a 300 GWh, con un risparmio del 40%”. Tra gli altri progetti in campo, infine, c’e’ anche quello di sostituire il cavo di collegamento con la Corsica e, su questo, il lavoro e’ con i francesi di Edf. In occasione della visita di Renzi, insomma, gli annunci da parte di Terna non sono mancati: “Noi crediamo in quest’azienda, pensiamo che possa essere un punto di riferimento all’avanguardia a livello internazionale”, ha quindi commentato il premier, secondo cui l’azienda “e’ una realta’ che ha i numeri per crescere, con le sue professionalita’ tecnologiche e con la qualita’ delle persone”.

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